Politica

Daspo urbano, ospedale, turismo:
consiglio casalese caldo

In consiglio comunale a Casalmaggiore arriva il Daspo urbano: nella seduta di giovedì alle ore 21, infatti, sarà questo il punto principale all’ordine del giorno, che prevederà una discussione – probabilmente anche di stampo politico – tra le parti. Un Daspo urbano che dovrebbe portare a individuare alcune zone specifiche della città dalle quali una persona che abbia commesso reati deve necessariamente stare lontana. Il Daspo si applica a chi arriva da fuori Casalmaggiore ma anche agli stessi residenti, circoscritto naturalmente ad alcune zone. Ogni dettaglio verrà però rivelato in consiglio comunale.

Sarà una seduta animata, come sempre accade, prima di tutto da interrogazioni e mozioni. Una di queste, proposta dal Gruppo Toscani, riguarderà la richiesta di aggiornamenti per quanto concerne il distretto sanitario dell’Oglio Po, dopo la recente riunione dei sindaci alla quale ha partecipato, in qualità di presidente, anche il primo cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni.

Da Annamaria Piccinelli, invece, una interrogazione sulla promozione turistica di Casalmaggiore per un documento molto articolato che, alla luce anche di un tavolo di lavoro tenutosi nei giorni scorsi e della crociera sulla Padus promossa dal Luna Residence per venerdì pomeriggio, cerca di analizzare quali possono essere gli interventi per migliorare dal punto di vista turistico proprio Casalmaggiore.

A tal proposito sempre Piccinelli interrogherà l’amministrazione sulla possibilità di migliorare le aree verdi e i parchi in vista della bella stagione, mentre sarà congiunta la presentazione – da parte di Piccinelli e del Gruppo Toscani – della richiesta da parte di alcuni residenti di Quattrocase, mediante raccolta firme, di installare alcuni dossi per la moderazione della velocità.

A chiudere la seduta anche una variazione al DUP con il finanziamento del PNRR per migliorare alcuni piccoli appartamenti di proprietà del comune, in zona Comete, che verrebbero destinati a persone con disabilità lieve che possano dunque sperimentare la piena autonomia.

Giovanni Gardani 

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