25 Aprile, Viadana Democratica
critica l'amministrazione

Dure critiche da parte di Silvio Perteghella, portavoce di Viadana Democratica, nei confronti dell’amministrazione comunale. L’esponente della formazione di minoranza ha espresso il proprio disappunto nei confronti dell’esecutivo locale per la linea scelta per le celebrazioni del 25 Aprile.
“A Viadana – dichiara Perteghella, riferendosi alle direttive del Ministero degli Interni, con cui si chiedeva ai sindaci di manifestare con la dovuta sobrietà per rispettare il lutto nazionale per Papa Francesco – più che una celebrazione sobria, è andata in scena una celebrazione della ricorrenza in forma ridotta. Il sindaco o un suo delegato – dichiara – hanno evitato di prendere la parola davanti al Municipio, sono mancati gli interventi dei ragazzi delle scuole e la banda non ha intonato l’Inno d’Italia e Bella Ciao. Tutto questo ha creato lo sconcerto e la delusione dei presenti.”
Il rappresentante della formazione di matrice progressista non nasconde il proprio disappunto per come si sono svolte le celebrazioni per la Liberazione: “Il 25 Aprile è il giorno in cui si onorano i caduti di chi ha combattuto e versato il proprio sangue per la nostra libertà, abbiamo avuto molti nostri concittadini che hanno partecipato alla Resistenza. Meritano onore, rispetto e tutta la sobrietà che i Viadanesi hanno sempre dimostrato negli anni.
Evitare di leggere un intervento scritto – incalza – avrebbe offeso la sobrietà? Evitare le note musicali dell’Inno d’Italia avrebbe fatto a pugni con la parola sobrietà? Evitare di suonare le note di “Bella Ciao”, musica partigiana che ha fatto il giro del mondo diventando inno dei popoli oppressi, è sinonimo di sobrietà? Il 25 Aprile non offende la memoria di Papa Francesco, a Viadana nessuno è mai andato “oltre” con i festeggiamenti. Anzi, il 25 Aprile nel nostro Comune è sempre stato un momento di raccoglimento e di sensibilità.”
Il portavoce di Viadana Democratica termina la propria argomentazione con un’ulteriore critica: “Quello che è andato in scena è stato un attacco strumentale, vile, frontale alla memoria dei nostri concittadini caduti per la libertà, un attacco alla festa di Liberazione di cui lei è il primo responsabile. Non escludiamo – conclude l’esponente d’opposizione – interrogazioni in Consiglio Comunale sulla vicenda.”
Lorenzo Costa