25 Aprile, il sindaco Cavatorta
respinge le polemiche

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“Può non essere piaciuta la modalità con cui è stato celebrato il 25 aprile, ma le istituzioni viadanesi non hanno fatto mancare la loro partecipazione”: il sindaco Nicola Cavatorta respinge la lettura data da Silvio Perteghella, portavoce di Viadana Democratica, in merito alle celebrazioni che si sono svolte a Viadana venerdì 25. Una replica con cui il primo cittadino, a fronte di un’argomentazione articolata, intende archiviare definitivamente la polemica: “L’organizzazione della giornata, come tutti gli anni, avviene con apposita riunione in Comune, dal sottoscritto convocata. Banda, ANPI, polizia locale, scuole, associazione carabinieri in pensione sono tra gli invitati.
Quest’anno le scuole non erano presenti: la motivazione che mi è stata data è dovuta all’assenza dei ragazzi e degli insegnanti in una giornata che corrispondeva alle prolungate vacanze pasquali. Nei giorni successivi, dopo aver ricevuto la conferma che non sarebbero stati presenti per le letture, mi sono assunto la responsabilità di evitare il discorso di fronte al municipio, in quanto gli allestimenti di un service hanno comunque un costo significativo per la comunità. Ricordo che sono stati comunque organizzati altri eventi nelle giornate del 22 e del 24 aprile.
La questione della circolare ministeriale – precisa – è un’altra faccenda, alla quale ho dovuto porre rimedio nella giornata di giovedì. Faccio presente che vi è stata una rapida consultazione tra sindaci, in cui si è scongiurato a livello provinciale l’annullamento delle bande cittadine, in concomitanza con l’indicazione dei cinque giorni di lutto causa scomparsa di Papa Francesco. Ho personalmente voluto che la banda suonasse e mi sono limitato a condividere con i referenti della stessa, a seguito di una loro richiesta nei miei confronti, che era possibile, nell’eventualità, eseguire solo i pezzi musicali istituzionali. È assolutamente assurda l’ipotesi per la quale io abbia dato indicazioni di non eseguire l’Inno di Mameli. Per quale motivo avrei dovuto farlo? Di certo non è il sindaco di Viadana nel 2025 a imporre quali pezzi fare e quali non fare alla banda: evidentemente, altri soggetti sì”.
L’amministratore locale, commentando l’intervento dell’esponente di minoranza, ha parlato di mistificazione: “Vedo che, come al solito, si vuole mistificare la realtà. Mi spiace che si sia presa la briga di buttare in polemica anche questa importante giornata per la nostra comunità, che a mio avviso si è svolta con l’impegno di tutti e, in primis, dei volontari. Mi spiace inoltre aver assistito a chi ha inveito in piazza. Come già detto al diretto interessato, sarò costretto a chiedergli formalmente che porga pubbliche scuse. Se a qualcuno non è piaciuta la manifestazione quest’anno, l’anno prossimo si farà meglio”.
Lorenzo Costa