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Superbike, anno 2: il cambio di
passo organizzativo nei dettagli

Il primo dato che appare evidente rispetto all’anno zero, ossia al settembre 2024, è un’organizzazione più capillare.

Diversi ingressi, anzi diversi cancelli – Gate – per smistare subito i tifosi: qualcuno resta spaesato, costretto a giri in più, ma è pur sempre il primo giorno e un po’ di fatica in più per orientarsi va messa in conto. Le indicazioni però ci sono e a volte cercare la scorciatoia (per provarci o semplicemente per distrazione) non conviene.

A proposito di Gate, termine inglese, quest’anno sembra emergere – almeno al primo accesso e al ritiro dei pass – l’altra lingua ufficiale della Superbike, che è prima di tutto lo spagnolo, dato che è Dorna – società appunto spagnola – a organizzare. Una supervisione puntuale, che conferma anche la maggiore attenzione da parte dei “padroni” della carovana dopo il weekend di prova di settembre.

Gli stessi parcheggi (il 3, il 4 e il 5 sono quelli dedicati ai tifosi, l’1 e 2 invece per media e sponsor) sono indicati meglio, anche se come detto le code o qualche attimo di attesa non può mancare. Parliamo comunque di un evento che porta decine di migliaia di persone (54mila se consideriamo i posti a sedere moltiplicati per i tre giorni, 60mila contando turn over e soprattutto posti in piedi o prato) in un comune di 500 anime.

La prima impressione, insomma, è che si sia lavorato davvero sulle cosiddette rifiniture, sui dettagli, dato che l’impianto iniziale era già di buon livello. La sala stampa è stata, per così dire, ruotata, con un accesso principale differente e una riorganizzazione generale degli spazi, che ha consentito anche di ricavare qualche posto a sedere in più. Insomma, in attesa degli eventi collaterali aggiunti rispetto al programma 2024, anche un primo sguardo attento mostra un cambio di passo.

Giovanni Gardani (video Marco Zambelli e Max Gabbiani)

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