Cronaca

Turismo slow a partire dal Grande
Fiume: presentato il progetto "Robin"

Rappresentanti degli enti alla presentazione del progetto "Robin", sulla motonave Padus a Boretto

La motonave Padus, presso il porto di Boretto, è stata teatro dell’avvio ufficiale di R.O.B.IN., acronimo di “Rete Operativa di Bacino Interregionale”, progetto sperimentale targato Po Grande – la riserva Mab Unesco – che connetterà i territori a partire dal fiume, costituendo una rete tra 13 comuni rivieraschi situati tra le sponde mantovana, cremonese, reggiana e parmense.

Il progetto si propone di promuovere i collegamenti tra le sponde e il turismo slow sostenibile – grazie alle attività di navigazione in primis, ma anche ai percorsi delle ciclovie e ai collegamenti delle reti ferroviarie secondarie – con lo scopo di incentivare la riscoperta del territorio, di creare sinergie con gli altri riconoscimenti Unesco e di favorire attività didattiche ed esperienze di visita e mobilità alternative.

L’iniziativa è realizzata con il supporto della Segreteria tecnica che fa capo all’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (Adbpo) e dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo).

Alla presentazione sono intervenuti la Segreteria tecnica di Po Grande Mab Unesco Ludovica Ramella, la dirigente di Adbpo Fernanda Moroni, il dirigente del servizio Navigazione Interna di AIPo Alessio Picarelli, l’armatore di Living the River Cristian Soldati, il presidente degli Amici del Po Paolo Antonini e i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto: Andrea Codelupi e Andrea Vaccari (Boretto), Carlo Fiumicino (Brescello), Filippo Bongiovanni (Casalmaggiore), Pietro Bortolotti (Dosolo), Federico Carnevali (Gualtieri), Piero Dallasta (Guastalla), Giuseppe Baruffaldi (Pomponesco), Mario Giovanardi (Luzzara), Sara Tonini (Sissa Trecasali), Gianmaria Fava (Sorbolo Mezzani), Elisa Montanari (Viadana). Nel progetto sono coinvolti anche i comuni di Polesine Zibello e Sabbioneta.

Il protocollo d’intesa di R.O.B.IN. prevede anzitutto il ripristino dell’imbarcazione Padus, motonave-simbolo del Grande Fiume che rischiava la dismissione: gestita oggi da Living the River, la sua messa a disposizione, insieme ad altre imbarcazioni più piccole, contribuirà ora alla creazione di una rete di collegamento tra le sponde del fiume, integrata attraverso le ciclovie esistenti e i sistemi di trasporto pubblico locale per un turismo slow sostenibile.

“La Riserva della Biosfera Po Grande e il progetto R.O.B.IN. certificano l’impegno dell’Autorità di Bacino con e verso la comunità di fiume, caratterizzata dai paesaggi rivieraschi – ha sottolineato Fernanda Moroni, dirigente di Adbpo – attuando quelle azioni promosse per affrontare le importanti sfide della transizione ecologica. La volontà è creare, non solo una connessione fisica tra le rive del Po, quanto soprattutto una nuova idea di fiume che consenta di portare al centro delle strategie di sviluppo l’infrastruttura naturale più importante che abbiamo, il nostro Grande Po, gettando le basi per possibili nuove economie di sviluppo sostenibile.”

La Riserva Mab Unesco Po Grande rappresenta una perfetta area per testare nuovi modelli di sviluppo ed economie, compatibili con la tutela dell’ambiente, per valorizzare le peculiarità locali e i gioielli nascosti tra le anse del fiume, portando alla luce il patrimonio diffuso che i comuni custodiscono andando incontro ad una crescente richiesta turistica eco-compatibile.

“Attraverso le vie d’acqua e di terra mettiamo in rete e valorizziamo anche le eccellenze culturali e paesaggistiche dei borghi interessati dal progetto, connettendo inoltre altri riconoscimenti Unesco appartenenti ai territori – sottolinea Ludovica Ramella della segreteria tecnica di Po Grande – Tutti potranno fruire di una scoperta e riscoperta di questi luoghi grazie alla Riserva Mab Unesco Po Grande, a partire da cittadini, visitatori, scuole, fino ai turisti stranieri, attraverso un partenariato pubblico e privato che lavorerà in collaborazione e sinergia con le altre realtà locali già presenti sul territorio per raggiungere insieme i medesimi obiettivi. Gli itinerari condivisi saranno inoltre l’occasione per promuovere e connettere i numerosi eventi locali che ogni anno vengono organizzati all’interno delle varie amministrazioni, fornendo maggiore visibilità e modalità di fruizione dei luoghi e dei contenuti proposti.”

A margine dell’evento è stato inoltre presentato il travel book “Andare a Po – Viaggio tra due rive”, curato da AIPo con testi di Silvia Ugolotti, fotografie di Massimo Dall’Argine (intervenuto alla presentazione), illustrazioni, design e layout di Beatrice Ciacchella: un libro che segue il ritmo del Po e delle stagioni portando curiosi e appassionati alla scoperta dei suoi angoli nascosti tra terra e acqua.

Informazioni sulle escursioni di R.O.B.IN. e sulle modalità di prenotazione sono reperibili sul portale web livingtheriver.it.

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