Vbc Pomì 10 e lode, Mazzanti e le
ragazze: "Quel trionfo ancora ci lega"

Sono molte le giocatrici che hanno voluto raccontare qualcosa dello scudetto della Vbc che oggi, venerdì 16 maggio, festeggia 10 anni. Una pagina storica del volley femminile, ma anche di tutto il territorio cremonese e casalasco. La forza di un gruppo che ha legato fin da subito e ha fatto di quell’alchimia la sua forza. Questo è quello che emerge dai racconti di alcuni dei protagonisti, che hanno raccontato, ancora emozionate, come se fosse tutto successo il giorno prima.

Davide Mazzanti, coach della Vbc vincitrice dello scudetto: “Sono già passati dieci anni dallo scudetto di Casalmaggiore e per me resterà per sempre una delle pagine più belle della mia carriera perché è stata una sfida dopo un periodo difficile, un viaggio incredibile con tante persone che secondo me hanno avuto la forza di creare un’alchimia che poche volte ho sentito nella mia carriera, un’alchimia del tutto naturale. Questa si è creata dal primo giorno e ci ha accompagnato in tutto il nostro percorso quindi celebrare questo scudetto è giusto, come ogni vittoria va celebrata.  Questo scudetto quindi per me ha un sapore del tutto particolare per come è venuto, per la storia che c’è dietro ed è una storia che secondo me va ricordata e raccontata ogni anno”.

Imma Sirressi, libero: “Quello che mi porto dietro di questo scudetto con la Pomi è la leggerezza e l’entusiasmo con cui l’ho vissuto e l’abbiamo vissuto. Mi ricordo queste giornate caldissime perché era fine aprile, inizio maggio e c’erano queste giornate meravigliose. Io e le ragazze eravamo sempre felici, anche quando perdevamo una partita di una serie, sembravamo intoccabili. Un aneddoto particolare è quello che quando entravamo nello spogliatoio, mettevamo una canzone particolare tutte le volte, che non svelerò (ride ndr.) e iniziavamo a ballare. E’ stato magico, è stato un percorso lungo e meraviglioso, che ci siamo godute dall’inizio alla fine, tutti quanti. Ripensandoci, sono passati dieci anni quindi posso svelare la canzone – racconta ridendo Sirressi – Cheerleader di OMI. Credo che renda bene l’idea della leggerezza e felicità che c’era nello spogliatoio.

Marika Bianchini, opposto: “Il gruppo era super, una coesione così difficilmente l’ho ritrovata nella mia carriera. Avevamo tutte lo stesso obbiettivo, ma quello è la norma in una squadra, quell’anno lì non c’è stato niente da fare, ci siamo trovate dopo pochi allenamenti e non ci siamo più mollate. Faccio questo esempio, Ortolani iniziava le partite, io le finivo. Avevamo accettato entrambe questa nostra alternanza e unione di intenti e ci dava energia a vicenda. Come ricordo scelgo la partita di Playoff con Montichiari: Io entro in battuta in un momento difficile, faccio un filotto di ace che ci portò alla rimonta e poi alla vittoria. A fine match diedero il titolo MVP a Skorupa, ma lei andò dallo speaker dicendo che lo meritavo io. Ribadisco, è stata davvero una stagione magica, tutto era speciale: le ragazze, l’allenatore, penso che chi l’ha vissuto è stato fortunato”.

Beatrice Agrifoglio, palleggiatrice: “Il ricordo dello Scudetto per me è fra i migliori ricordi che ho nella pallavolo, in tutta la mia carriera. Ero ancora molto giovane, quindi me lo sono goduto, mi sono fatta travolgere completamente da quello che è successo, quasi anche inconsapevole di quello che stava accadendo. Ricordo benissimo che non eravamo le favorite e che piano piano ci siamo conquistate la semifinale, poi la finale. Ricordo l’ultima partita in casa con Novara, palazzetto pieno e c’era ovviamente la mia famiglia. Ricordo tutta una festa e le emozioni che ti prendono e il giorno dopo mi sono svegliata ancora incredula. Però per me il ricordo più bello è stato festeggiare in pullman tutti insieme, poi arrivare in città e avere i tifosi che ci acclamavano e ovviamente festeggiare con la mia famiglia a fine partita. Poi la festa organizzata a Casalmaggiore in centro, qualche giorno dopo che siamo passati con le biciclette e tutti che ci tifavano”. 

Lorenzo Scaratti