Turismo sul Po, inclusività
e accoglienza: interviene Piccinelli

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Parte dalla valorizzazione fluviale e dal progetto R.O.B.IN., presentato nei giorni scorsi sulla motonave Padus, Annamaria Piccinelli, esponente in sala consiliare per Vivace e Sostenibile. Il possibile sviluppo del turismo fluviale è lo spunto per una riflessione di più ampio respiro, incentrata appunto sulla valorizzazione del territorio, tematica sulla quale la rappresentante di minoranza si era già soffermata recentemente.
Ora l’argomento torna al centro di un ragionamento in cui la rappresentante di Vivace e Sostenibile, partendo dalla valorizzazione del Grande Fiume come preziosa risorsa per rilanciare il turismo in zona, avanza proposte, idee, suggerimenti:
“Abbiamo letto con grande favore che i sindaci si sono incontrati, assieme all’Autorità di Bacino, sulla motonave Padus per presentare ufficialmente il progetto R.O.B.IN., la rete tra alcuni Comuni rivieraschi per la valorizzazione del turismo fluviale rivolto a turisti, scolaresche e residenti. Si è parlato di un’indagine per verificare l’accessibilità delle aree adiacenti al fiume Po e della realizzazione di uno studio di fattibilità per l’attivazione di percorsi. Suggeriamo, oltre a pensare all’accessibilità delle aree adiacenti, di partire dagli attracchi stessi”.
Da parte di Piccinelli, l’esortazione a predisporre interventi migliorativi al pontile turistico di Casalmaggiore: “Risale agli anni ’90, quando l’attenzione alla disabilità, come all’utenza debole, era inesistente. Nel nostro attracco comunale sono ben evidenti gradini ripidi, impossibili da superare per disabili, ma anche semplicemente per una persona anziana. Tra l’altro, mancano completamente le ringhiere. Ci sono anche piccole pedane sprovviste di protezione, con una grave mancanza di sicurezza. Sarebbe davvero un brutto inizio – prosegue – dover respingere classi o gruppi perché comprendono persone con disabilità fisiche o di altra natura”.
Nella parte conclusiva del proprio intervento, Piccinelli rilancia l’idea di un’accoglienza più strutturata per i visitatori a Casalmaggiore: “Cosa fare una volta scesi dalla Padus a Casalmaggiore?
Non c’è nessuna comunicazione sulle possibili attività: cartine per percorsi in golena, visite ai musei, offerte gastronomiche e di alloggio, ecc. Manca completamente una comunicazione organica, e continuiamo a insistere affinché una delle tante collaborazioni in essere (ROBIN, DMO, Contratto di Fiume, Castelli del Ducato, VisitCremona, ecc.) possa tradursi anche in una promozione sistematica.
Ci sono diversi appuntamenti che avremmo dovuto sfruttare: Superbike, Olimpiadi invernali e, la più vicina, il Giro d’Italia, per promuovere il territorio. Proprio a proposito del Giro d’Italia, nonostante i nostri ripetuti interventi, non vediamo ancora allestite le rotonde interessate dal passaggio dei ciclisti, né le aree adiacenti, anche solo con semplici striscioni per veicolare il nome di Casalmaggiore. Continuiamo a sperarci: al di là di presentazioni, progetti e lanci – conclude – bisognerebbe concretizzare azioni, anche semplici, ma operative, continuative ed efficaci, per renderci davvero attrattivi”.
L.C.