Politica

Unione Terre Pievi e Castelli:
il 29 maggio la parola fine

Non il 29 aprile, ma il 29 maggio. Però, se la vediamo da un punto di vista pratica, lo slittamento di un mese non ha fatto altro che allungare l’agonia, dato che l’Unione Terre di Pievi e di Castelli tra Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese è destinata a saltare.

Nella serata del 29 sono previsti ben quattro consigli: tre a livello comunale e qui i parlamentini locali dovranno semplicemente ratificare la fuoriuscita di alcune funzioni – su tutte quella del trasporto scolastico – dall’Unione; poi il consiglio dell’Unione vera e propria, che di fatto prenderà atto dell’indirizzo contenuto nella delibera di giunta dell’Unione in cui si parla di scioglimento.

Perché serve togliere il servizio di trasporto scolastico da un’Unione destinata scomparire? Di fatto per una mera questione burocratica: entro giugno, infatti, vanno formalizzate determinate scelte, come questa, che consentirà agli studenti di Isola e Pessina, di poter utilizzare gli scuolabus per recarsi al polo scolastico di Ostiano e non più a quello di Torre. Una sorta di liberi tutti.

L’iter per lo scioglimento dell’Unione sarà un po’ più lungo: il 29 maggio sarà soltanto un primo passo, e passaggio formale, per arrivare di fatto quasi certamente alla fine dell’anno solare 2025 alla conclusione di questa forma, pensata inizialmente dai comuni di Torre e Cà d’Andrea, che poi si sono fusi, il 6 febbraio 2014, inglobando in un momento successivo Pessina e Isola. Tutto era partito – ricordiamolo – proprio dalla funzione scuola. E con la funzione scuola – o meglio trasporto scolastico – tutto come in una chiusura del cerchio tutt’altro che ideale, è destinato a finire.

Giovanni Gardani 

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