Recupero di San Rocco: Polo Romani
di Casalmaggiore torna in campo
Il recupero della chiesa di San Rocco non è finito: a Casalmaggiore, dopo la messa in sicurezza degli spazi interni, definiti miracolosi dallo stesso Sovrintendente ai Beni Culturali Barucca, si punta ora a sistemare anche l’esterno, che potrebbe in futuro ospitare spettacoli teatrali all’aperto fronte argine.
Tutto ritorna da dove era partita con i ragazzi del Polo Romani che hanno ideato lo spettacolo per sensibilizzare l’argomento e lanciare una raccolta fondi, come ha confermato Marco Orlandi, il docente che per primo a creduto a questo recupero.
“Uno spettacolo realizzato per far rivivere San Rocco, riaccendendo le luci su una chiesa che per Casalmaggiore – è stato spiegato – ha significato tanto. La devozione al santo e le tradizioni legate alla liturgia del mese di maggio vengono riproposte dagli studenti del Liceo Classico del Romani, ispirandosi liberamente al testo dei casalesi Enzo Capelli e Lucia Mainoldi”.
Sono poi stati riproposti dal gruppo storico Il Torrione canti di tradizione mariana e inno al Santo. Suggestive le coreografie del gruppo Dimensione danza di Nilla Barbieri. L’evento è stato patrocinato dal comune e col sostegno ovviamente delle parrocchie. “Un po’ come avviene alle Terme di Caracalla – ha spiegato la dirigente del Polo Romani Daniela Romoli – dove davanti a un monumento storico si tengono spettacoli e momenti culturali”.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ringraziato i vari attori in campo per il recupero di San Rocco, seguito nei saluti anche dal parroco don Claudio Rubagotti. “C’è stato un angelo tra gli angeli di San Rocco – ha spiegato Bongiovanni – ossia il Sovrintendente Barucca, che ha creduto al recupero e alla proposta che è giunta in primis da alcuni professori e studenti del Romani”.
“Insieme – è stato spiegato – questi giovani hanno desiderato lanciare il messaggio di quanto sia importante conservare la storia, valorizzare i monumenti locali, ed essere tramite per i posteri. San Rocco è per tutti i casalesi un pezzo di storia che resiste al tempo”.
G.G. (video Alessandro Osti)