Politica

Consiglio su ponte e tangenziale,
ci siamo: quali verità?

Due strade, letteralmente: la prima vista come ancora di salvezza per portare fuori dal centro abitato il traffico pesante, dunque la tangenziale; l’altra – l’Asolana – che per solcare il Po nel tratto Casalmaggiore-Colorno ha bisogno di un ponte, necessariamente.

Martedì sera dalle ore 21 a Casalmaggiore, in un consiglio comunale straordinario, convocato dalla minoranza del Gruppo Toscani e dedicato soltanto a questa tematica, si saprà la verità. O, senza voler esagerare, almeno una parte di essa. Meglio ancora, si avranno aggiornamenti – si spera sostanziali e non di circostanza – sulle tematiche infrastrutturali che più interessano Casalmaggiore e il Casalasco (raddoppio ferroviario a parte, ma quella è un’altra storia).

Pur trattandosi sempre di infrastrutture, ovviamente, i due temi vanno distinti, perché a cambiare è l’orizzonte temporale: abbastanza ristretto per il ponte, un po’ più ad ampio respiro (ma senza esagerare) per la tangenziale.

Del ponte si è detto e scritto tanto, forse tutto, ma resta un dato: nonostante la tranquillità serafica palesata dagli uffici della Provincia di Parma, se è vero che il ponte rattoppato nel 2019 aveva una vita utile al massimo di dieci anni, ecco che sei se ne sono andati, senza avere ancora un progetto pronto. Il 60%, tenendo poi conto che ci sono altri tempi – e altra burocrazia – da affrontare al momento dell’appalto vero e proprio.

I casi sono due: o i dieci anni erano una stima al ribasso, nel quale caso sarebbe meglio prendersi la responsabilità di dirlo apertamente; oppure si ha la certezza che, una volta ottenute le carte e col passaggio dalla Provincia di Parma ad Anas, l’accelerata ci sarà. A rispondere saranno Alessandro Fadda, presidente della Provincia ducale e sindaco di Torrile, e gli stessi tecnici.

Fronte tangenziale, qui la palla passerà a Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona. Il quale ha – passateci il termine – una patata un po’ meno bollente da spiegare: perché l’impegno c’è stato da subito, come testimonia la volontà di dirottare alcuni fondi avanzati dal piano Marshall per un percorso di questo genere che coinvolga il Casalasco. Tempi diversi e, per il momento, anche un diverso modo di affrontare la questione, più di petto, per così dire. Appuntamento alle 21, sperando in risposte concrete.

Giovanni Gardani 

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