Politica

Tangenziale, fuga dalla Tibre:
"Prima di agosto passaggio chiave"

Il progetto della tangenziale casalasca va avanti: e la politica si unisce in consiglio comunale, dopo la relazione di Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona, che martedì sera ha dato le due notizie probabilmente più importanti.

“Da un lato possiamo dire che il viceministro Edoardo Rixi, che abbiamo incontrato, ha chiesto di poter avere il quadro economico dell’opera – ha detto Mariani -. Ringrazio l’onorevole Comaroli che ha agevolato questo incontro, a conferma del fatto che l’interesse per la tangenziale va oltre i partiti e il pensiero politico di ognuno. Dall’altro ci stiamo attivando, e siamo vicini al risultato, per scorporare la tangenziale dalla Tibre: da opera compensativa diventerà opera strategica. Prima della pausa estiva vogliamo chiudere questa partita”.

Scorporare la tangenziale dalla Tibre è fondamentale per poter spingere nell’ottenimento dei 50 milioni di euro che servono, dato che questa è la stima per l’opera. “Indispensabile – ha poi evidenziato Mariani – è anche il protocollo d’intesa tra Comune, Provincia, Regione e Ministero, che va sottoscritto il prima possibile. Come Provincia daremo un segnale stanziando a bilancio 2026 i fondi per la progettazione preliminare”.

Mariani ha poi chiarito anche il discorso del piano Marshall. “Ci sono quattro interventi importanti nel cremasco che non si possono mettere a terra: per farlo servirebbero 8.5 milioni di euro in più rispetto alla stima iniziale, che né la Provincia né i comuni interessati hanno. Questi quattro progetti erano inseriti nel piano Marshall. Ora, la scelta era tra restituire questi soldi alla Regione, perdendoli, oppure riassegnarli e tenerli sul territorio: ci sembra che questa seconda strada sia quella giusta. Venerdì abbiamo chiesto con una nota ufficiale alla Regione il dirottamento di quei fondi”.

Plauso bipartisan dal mondo politico, con il suggerimento da parte dell’assessore Vanni Leoni a presentare più progetti – oltre a quello dell’ingegner Cavalca del Gruppo Toscani (già depositata in Provincia) – al Ministero e ad Anas che potrebbero magari fare una sintesi degli elementi migliori di ciascun incartamento.

Annamaria Piccinelli ha chiesto se vi sia la possibilità di arrivare ad altri fondi. E una strada si apre con la Cremona-Mantova, dato che un fondo privato potrebbe farsi carico dell’opera e a quel punto buona parte dei 108 milioni stanziati da Regione si libererebbe. In chiusura Luciano Toscani ha invitato – e non è mancato un battibecco con la maggioranza – a lavorare assieme alla Provincia per migliorare la segnaletica orizzontale e gli standard di sicurezza, perché “in attesa della tangenziale va dato un segnale importante all’utenza debole. Inoltre chiediamo dati aggiornati sul traffico e sulla qualità dell’aria, da portare al Ministero”.

Giovanni Gardani

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