Cronaca

San Giovanni: cresce l'incertezza
per l’uscita da Dedalo 2000

Nelle scorse settimane, è emersa l’intenzione dell’amministrazione di San Giovanni in Croce di lasciare l’Istituto Comprensivo Dedalo 2000. La decisione – ancora in attesa di conferme ufficiali – ha generato sgomento e scatenato la discussione tra rappresentanti delle istituzioni, docenti e genitori coinvolti.

La decisione porterebbe le scuole di San Giovanni in Croce a lasciare l’istituto di Gussola per unirsi all’Istituto Sacchi di Piadena Drizzona, che comprende anche le scuole dei territori di Calvatone, Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Tornata, e Torre de’ Picenardi. Le famiglie si sono subito mobilitate: appena appresa la notizia, sono comparsi numerosi post sui social, tra cui si trova anche una petizione online – che ad oggi conta già più di 300 firme – e un volantino, che invita genitori, docenti, ma anche i sindaci coinvolti, ad un incontro che si terrà nella palestra di Solarolo Rainerio, il 21 giugno alle ore 10.

I genitori si tengono in contatto tramite un gruppo WhatsApp a cui partecipano anche alcuni insegnanti. Un cambiamento come questo porta con sé tanti interrogativi, primo fra tutti l’assegnazione delle cattedre. È infatti probabile che ai docenti di San Giovanni venga chiesto se accettare il passaggio al Sacchi o rimanere nel Dedalo 2000, ma entrambe le ipotesi non garantiscono certezze.

Infatti, indipendentemente dalle scelte dei singoli docenti, si creerebbe un cambiamento nell’assegnazione delle cattedre in entrambi gli istituti, rendendo necessari dei trasferimenti e comportando una diminuzione dei posti di ruolo nel Dedalo 2000; istituto dove, tra l’altro, vari docenti insegnano attualmente la propria materia su tutte e tre le scuole.

Un altro tema è quello del futuro del Dedalo 2000, che dovrebbe camminare sulle proprie gambe. Attualmente, l’istituto conta poco più di 1000 alunni tra 7 plessi di scuola dell’infanzia, 4 plessi di scuola primaria e 3 plessi di scuola secondaria di I grado. Perdere le scuole di San Giovanni significherebbe subire un drastico calo degli alunni, con relative domande sulla sopravvivenza del Dedalo 2000 come istituto autonomo.

D’altra parte, i genitori sono preoccupati dal cambiamento repentino e dall’effetto – anche psicologico – che questo potrebbe avere sui propri figli. “Noi genitori non abbiamo ricevuto motivazioni valide”, spiegano, manifestando il timore di perdere la continuità a causa dei cambi di docenti, problematica che peraltro è già presente da tempo e che, secondo alcuni, potrebbe solo che peggiorare con il cambio di istituto.

Non solo: i genitori si chiedono anche se ci saranno dei cambi nei metodi didattici e cosa ne sarà del materiale fornito da Dedalo 2000, dato che le scuole medie dell’istituto sono state recentemente digitalizzate e dotate di aule tematiche (come quella di Musica). È infatti probabile che il materiale vada restituito, in quanto appartenente all’istituto. 

Una situazione che attualmente si sviluppa su più domande che risposte. L’incontro del 21 giugno sarà, nelle speranze dei genitori aderenti, un primo momento per fare chiarezza. Il 27 giugno si terrà poi la riunione del collegio docenti, che molto probabilmente si esprimerà in merito.

Camilla Gnaccarini

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