Cronaca

Giovedì d'Estate: a Casalmaggiore
il "buco" dei mercatini fa parlare

Sono tornati, per il secondo appuntamento su quattro a Casalmaggiore in piazza Garibaldi, i Giovedì d’Estate. E lo hanno fatto con il musical dal titolo “Processo Creativo” ideato da Alessandro Zaffanella. Ma non sfugge il botta e risposta in queste ore tra la Pro Loco e coloro che, negli anni scorsi, hanno realizzato e gestito i mercatini del fai da te e degli hobbisti. Un gruppo di persone che aspettava l’inizio dell’estate per poter organizzare questi momenti che, al di là della possibilità di vendere prodotti artigiani, era anche un modo per socializzare.

Sui social ha parlato Laura Passerini, che porta avanti la tradizione della figlia Francesca Cerati e poi devolve il ricavato della vendita in beneficenza, dunque è ben lungi dal cosiddetto scopo di lucro. “Ci siamo rimasti male – spiega a nome del gruppo – perché non siamo stati avvisati. Non dico che la nostra partecipazione dovesse essere scontata, ma dopo vent’anni di presenza, ci saremmo aspettati un avviso, o meglio un preavviso. Anche perché molti hobbisti si erano tenuti liberi per i Giovedì d’Estate, dicendo no ad altri eventi, e magari hanno perso qualche occasione”.

Piazza Garibaldi, durante il primo e il secondo Giovedì d’Estate, ha fatto registrare una buonissima partecipazione, ma in effetti – a parte lo street food – il pubblico era molto concentrato nella zona del palco e qualche ulteriore attrazione non avrebbe probabilmente fatto male.

Il presidente della Pro Loco Mirko Devicenzi ha replicato sui social, spiegando che gli hobbisti erano stati invitati il 5 luglio ad esporre durante la Fiera di Piazza Spagna, ma alla fine non vi sono state adesioni. “Un conto è esporre nei mercatini dei Giovedì d’Estate, dove siamo sempre stati presenza fissa – replica Passerini – un altro esporre in luglio, dove non va dimenticata la presenza del luna park in zona Lido Po, che sicuramente sposta un po’ di presenze. Ma al netto delle scelte, legittime, credo che il problema sia stato di mancanza di comunicazione. In tanti erano convinti di venire in piazza e trovarci e ci hanno chiesto informazioni. Segno che il messaggio non è passato”.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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