Cronaca

Ponte, Piccinelli: "Si è giocato
sulle parole per non rispondere"

“Lo studio degli atti procedurali e dei contratti, ci ha sollevato molti interrogativi che tuttavia non hanno trovato particolari chiarimenti”: è questo il pensiero, in estrema sintesi, del gruppo consiliare di Casalmaggiore “Vivace e Sostenibile”, rappresentato soprattutto da Annamaria Piccinelli.

“Innanzitutto si è esordito – spiega Piccinelli, rimarcando su un grave errore di comunicazione – dicendo che il 210 giorni di durata dell’appalto riguardavano solo la progettazione e che le indagini erano fuori. Abbiamo fatto notare che dal “Capitolato d’oneri per il progetto di Fattibilità” allegato al Bando di gara, si evince chiaramente che l’elaborazione dei dati e quindi le indagini, sono parte integrante della progettazione e dunque in realtà compresa nei 210 giorni, Essi terminavano il 31 maggio 2024, ma in effetti sono slittati, al momento, di oltre un anno”.

“Ma l’aspetto meno chiaro – insiste Piccinelli – è che nel bando si dice, in modo perentorio, che le indagini comprese nel capitolato d’oneri, “interromperanno” il termine. Poiché l’interruzione non viene quantificata, di fatto è come se non esistesse un termine di consegna dei lavori, lasciando così le maglie molto larghe. Quando è stato consegnato il Piano delle indagini dalla ditta affidataria del progetto e cosa prevedeva? Questa parte purtroppo non era tra gli atti ricevuti”.

“Inoltre nell’aprile del 2022 era stato consegnato lo Studio delle alternative progettuali che, in 10 mesi di lavoro, ha dato indicazioni piuttosto precise su posizionamento e ampiezza del nuovo manufatto. Lo studio presenta numero e misure delle campate, numero e posizione delle pile, direttrici stradali ecc. Abbiamo quindi chiesto se ciò potesse facilitare l’avvio di iter autorizzativi o, ad esempio, della Valutazione del rischio bellico che hanno fatto slittare le indagini geotecniche fino alla fine di ottobre 2024. Ciò ha significato non iniziarle neanche le indagini, visto che in quella stagione la golena è notoriamente impraticabile (e le piastre d’acciaio costavano troppo, come ci è stato detto) accumulando così un notevole ritardo”.

“Infine facciamo notare – conclude la consigliere – che gli impedimenti dovuti alle nidificazioni di uccelli e pesci che tanto ironicamente sono stati menzionati, in realtà non compaiono in nessuna delle motivazioni delle numerose proroghe resesi necessarie finora. In conclusione ci sentiamo di consigliare vivamente di affrontare l’importantissimo tema del ponte e i prossimi incontri con gli uffici tecnici della Provincia di Parma, avendo alle spalle lo studio degli atti. Ciò è molto importante a nostro avviso, non per sventare chissà quali cose, bensì per sollecitare, in modo avveduto, un atteggiamento da parte degli uffici, ci si consenta, un po’ meno affabulatorio e un po’ più zelante”.

redazione@oglioponews.it 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...