"Senologia, rimodulazione funzionale
e integrazione tra strutture"
Gentile Signor Pasotto,
La ringrazio per l’attenzione e il sincero interesse che dimostra nei confronti del Presidio Ospedaliero Oglio Po. Tale attenzione riflette l’impegno condiviso dall’intera comunità casalasca e dalla Direzione dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Cremona, da sempre orientata a garantire e, dove possibile, migliorare l’offerta di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie richieste dal territorio.
A tal proposito, desidero rassicurarLa circa il mantenimento del servizio di senologia presso il Presidio Ospedaliero Oglio Po: il suo trasferimento non è mai stato oggetto di valutazione.
La rimodulazione della sola attività di chirurgia senologica è funzionale al rispetto dei parametri di qualità stabiliti dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS). In particolare, tali standard prevedono che ciascun chirurgo senologo debba eseguire almeno 50 interventi annuali su nuovi casi di carcinoma mammario in qualità di primo operatore, e che una “Breast Unit” debba trattare almeno 150 nuovi casi l’anno per essere riconosciuta come centro di riferimento ad alta specializzazione.
Pur comprendendo che i numeri possano apparire distanti dall’esperienza personale e dai percorsi di cura individuali, tuttavia, rappresentano un indicatore oggettivo di sicurezza clinica e, in questo caso, non lasciano spazio ad interpretazioni: lo scorso anno, nel Presidio Ospedaliero Oglio Po sono stati eseguiti 39 interventi su nuovi casi, mentre nel primo semestre 2025 ne risultano 11.
È per questa ragione che gli interventi chirurgici relativi a nuove diagnosi di patologia mammaria maligna saranno effettuati nel blocco operatorio dell’Ospedale di Cremona, con due sedute mensili. Tutti gli altri interventi – chirurgia senologica ricostruttiva, oncoplastica, trattamenti per recidive e patologia benigna – verranno eseguiti nel Presidio Ospedaliero Oglio Po. Si tratta, in sostanza, di un’integrazione funzionale tra due strutture appartenenti all’Azienda, finalizzata a garantire un’elevata qualità assistenziale.
La “Breast Unit inter-presidio”, nei fatti, è già operativa, tuttavia, le attuali disposizioni AGENAS non consentono di sommare il numero di interventi chirurgici per nuova diagnosi maligna tra Presidi diversi.
Come già illustrato anche attraverso i principali organi di informazione locali, la riorganizzazione dell’area oncologica dell’ASST di Cremona non modifica in alcun modo il percorso diagnostico-terapeutico per la patologia mammaria del Presidio Ospedaliero Oglio Po. Le pazienti continueranno pertanto a essere seguite dal team multidisciplinare di riferimento, con piena continuità nella presa in carico: visite specialistiche, esami diagnostici, controlli, interventi chirurgici su patologia benigna o recidive, ricostruzione mammaria, trattamenti chemioterapici e supporto psicologico. Tutto ciò nel pieno rispetto della persona e della condizione di fragilità che questa patologia comporta.
Infine, per favorire un confronto diretto con i rappresentanti del territorio, è prevista a breve la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Casalasco-Viadanese nella quale si affronteranno anche le tematiche relative al Presidio Ospedaliero Oglio Po e ai servizi territoriali di quell’ambito.
Con molta cordialità