Torrione, ci siamo quasi: entro
Ferragosto la fine del cantiere?
Nell’estate 2023 il via al cantiere, nell’estate 2024 la possibilità di ammirare il Torrione senza più impalcature davanti, nell’estate 2025 probabilmente (anzi quasi certamente) la fine di un percorso che segna la storia di Casalmaggiore. Si avanza, a grandi passi, verso il termine della maxi riqualificazione della più antica costruzione presente nel comune casalese, risalente all’anno 1000.
Lavori da 1.5 milioni di euro, completamente finanziati dal bando bellezza istituito nel 2016 dall’allora Governo Renzi e che premiò due progetti in provincia di Cremona, ossia il Torrione di Casalmaggiore e l’ex Ammasso del Grano a San Daniele Po.
Per quanto concerne il Torrione in particolare la ditta Lares di Venezia, specializzata nel restauro e nella riqualificazione di edifici dal grande peso storico – si pensi al Ponte di Rialto proprio a Venezia – sta proseguendo con quella che dovrebbe essere l’ultimissima parte del cantiere. Ad aprile era stata pronosticata una chiusura a luglio, potrebbe forse servire qualche settimana in più ma difficilmente si arriverà a Ferragosto. Insomma, ormai ci siamo!
Intanto per i prossimi giorni è previsto un sopralluogo, che consentirà di capire lo stato dell’arte, per lavori che a questo punto potrebbero davvero essere stati completati al 99%. L’ultimo sopralluogo venne effettuato un anno fa, nel giugno 2024, per una struttura con oltre un millennio di storia, che è passata dunque da diversi utilizzi, dal ponte levatoio, dunque mura della città, a magazzino con una sorta di cella frigorifera ante litteram (vista la presenza di sabbia in alcune stanze) a carcere, come testimoniano alcune catene.
Il suo prossimo utilizzo? Il progetto di un luogo con molteplici funzionalità e con diverse stanze che possono essere adibite come sedi di associazioni o sale conferenze era già stato presentato per tempo, nel maggio 2019. Prossimamente, di certo, sarà ripreso in mano: intanto però recupero e messa in sicurezza costituiscono un primo grande traguardo per la comunità.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)