Viadana, Fabrizia Zaffanella
attacca l'amministrazione comunale

Dai banchi dell’opposizione, Fabrizia Zaffanella, capogruppo di Io Cambio, attacca la controparte politica dopo la seduta consiliare di lunedì 28 luglio. “In quel frangente – esordisce – si è evidenziata l’incapacità dell’amministrazione di gestire i propri consiglieri, i quali, nel corso della seduta, non hanno responsabilmente garantito il numero legale necessario per l’approvazione degli atti presenti nell’ODG”.
Non l’unica criticità emersa durante il Consiglio Comunale: “Come rappresentanti dell’opposizione – argomenta Zaffanella – abbiamo assunto la decisione politica di uscire dall’aula per non fare da stampella a un’amministrazione incapace di governare i suoi consiglieri. Questa situazione, negli ultimi due anni, si è già presentata altre volte e, a questa debolezza politica, si aggiunge la scarsa partecipazione e motivazione alla vita istituzionale dell’amministrazione della quale sono maggioranza.
Proseguendo nella propria argomentazione, la rappresentante della lista di matrice progressista pone l’attenzione su una delle questioni messe in standby, in attesa della seduta convocata per giovedì 31 luglio alle 20, relativa alla proposta di modifica al regolamento comunale di Polizia Urbana con l’istituzione di aree urbane da sottoporre a particolare tutela.
“Utilizzando una delle recenti disposizioni a carattere nazionale in materia di sicurezza –ricorda – si propone l’individuazione di cinque zone della nostra città, nelle quali potranno essere adottate le misure amministrative (cd. daspo urbano) atte ad evitare fenomeni di degrado”.
Da parte di Zaffanella l’invito, rivolto alla controparte politica, ad un’ulteriore riflessione in merito: “Sono convinta che la tutela della sicurezza dei cittadini debba costituire una priorità per qualsiasi amministrazione, e che vadano attuate tutte le misure per garantirla, ma – osserva – sono altrettanto convinta che tali misure debbano essere proporzionali ai pericoli esistenti, che il loro utilizzo debba essere il frutto di un approfondito esame preliminare e che tutte le altre precedenti misure adottate siano performanti ed efficienti.
Quando si affrontano problemi di sicurezza, occorre coglierne l’ampiezza, le cause e i rimedi; occorre attivare tavoli di confronto, prima di tutto, con le autorità istituzionalmente preposte al mantenimento della sicurezza (Prefetto in primis e forze di polizia) e con gli enti deputati ad educare le giovani generazioni (le scuole), con le parrocchie, la cui vicinanza al disagio, in particolare quello giovanile, è costante, e con gli altri centri di aggregazione esistenti”.
L.C.