Cultura

"Le ragioni per cui
ho ucciso Sarah Grillo"

di Giulia Maestri

Un racconto al giorno per tutta l’estate. È la proposta di CremonaOggi, CremaOggi e OglioPoNews al proprio pubblico. Sono gli elaborati del Corso di scrittura “Raccontare una storia” realizzato in collaborazione con la Scuola Belleville e che ha visto la partecipazione di una cinquantina di allievi. Il racconto doveva contenere due elementi. Il primo: un telefono che squilla che determina conseguenze da un punto di vista narrativo. Il secondo: qualcosa di non detto. Oggi vi proponiamo il racconto di Giulia Maestri. Qui trovate tutti i racconti.

 

 

Quando fu trovata alle prime luci dell’alba, Sarah giaceva in una pozza di sangue. Il liquido era ancora lucido, ma il colore virava già al marrone. Il più anziano tra i poliziotti presenti raccolse un bastoncino da terra e lo immerse appena nel plasma. «Con questo freddo, ci ha messo più tempo a coagulare. A occhio e croce direi che è qui da almeno due o tre ore».
Le voci corrono rapide nei piccoli paesi e l’indomani Tiziano Martini varcava la soglia della stazione dei Carabinieri di Vallego. «L’ho uccisa io quella lì».
Qualche ora dopo il commissario Palladino lo stava aspettando nella stanza dell’interrogatorio della vicina città di Noveta. Le telecamere erano nascoste, ma il ragazzo sapeva dove guardare. Riesaminando le immagini si notò che, per tutta la durata del colloquio, non distolse mai lo sguardo dall’obiettivo.

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