Economia

Dazi, Vaia (Casalasco):
"Importante avere stabilità"

Al momento i dazi che gli Stati Uniti di Donald Trump vogliono imporre non spaventano Casalasco Spa, il colosso della raccolta e trasformazione del pomodoro che ha la sua sede principale a Rivarolo del Re. Il motivo lo svela l’ad Costantino Vaia e passa da un rigoroso calcolo basato sulle percentuali. “Se i dazi venissero confermati al 15%, per noi sarebbe una condizione accettabile, perché abbiamo sempre pagato – su polpe e sughi – una percentuale del 12.5% e da aprile vi è stato un ulteriore aumento del 10%. Motivo per cui la soluzione del 15% non dovrebbe portare a forti ripercussioni”.

Il vero punto, adesso, è capire quanto questi dazi siano volatili. Ossia quando verrà presa una decisione, mettendo un punto fermo ad una querelle che sembra cambiare giorno dopo giorno, quasi come un gioco in borsa, da Stato a Stato, da trattativa a trattativa. Capricci che sicuramente non fanno bene alle aziende, grandi come Casalasco o anche alle più piccole in genere. “Non c’è peggior cosa che lavorare nell’incertezza – spiega Vaia – motivo per cui aspettiamo una decisione definitiva e duratura”.

G.G.

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