Cronaca

L'ultimo saluto a Davide Bazzani,
voce del territorio

Fotogallery di Alessandro Osti

Familiari, amici, colleghi, autorità civili, militari e religiose, esponenti dell’associazionismo, del mondo del volontariato, amministratori locali.

Questa mattina, all’interno della chiesa di Piadena Drizzona, si è riunita non solo la comunità del paese, ma si è registrata la convergenza di un territorio che, trasversalmente, si è unito per ricordare Davide Bazzani, stringendosi attorno alla sua famiglia e ai suoi affetti più cari. Giornalista per una vita, giornalista per tutta la sua vita. Fino alla fine, con forza e caparbietà.
Lunedì, l’ultima firma sul quotidiano, e a quell’ultima firma si sono aggrappate, in qualche modo, le speranze di tante persone che ne hanno apprezzato la lucidità nel descrivere la vita del comprensorio, i fatti, le notizie, gli avvenimenti.

Cronista preciso, attento, che ha raccontato con imparzialità ed equilibrio tutta l’area dell’Oglio Po, anche dopo la scomparsa del fratello Marco, con cui ha condiviso decenni di collaborazione al quotidiano La Provincia di Cremona e Crema. I gonfaloni di Avis Piadena, del Rotary Club Piadena Oglio Chiese, della Padana Soccorso, il cappello degli alpini posto sul feretro: tracce di un legame profondo con queste realtà. Sono solo alcune delle tantissime relazioni intessute in decenni di vita professionale.

L’omelia è stata tenuta da don Antonio Pezzetti, parroco di Piadena Drizzona, che ha celebrato la funzione con don Claudio Corbani, parroco di Martignana di Po, don Claudio Rossi di Torre de’ Picenardi e don Claudio Rubagotti di Casalmaggiore. Dopo la comunione, l’intervento di Federica Bazzani, che si è rivolta allo zio: “Onore alla tua delicatezza, alla tua gentilezza e alla tua pazienza. Alla tua premura. Alla tua presenza. Onore alla tua sofferenza, immensa. Onore alla tua fiducia nella guarigione. Alla tua interminabile pazienza. Onore alla discrezione, raffinata come un antico gioiello”.

In seguito, la cognata Annunciata Camisani (vedova del fratello Marco, scomparso nel 2019 a 55 anni per un malore) ha ricordato le fasi della malattia di Davide e, prima ancora, il grande legame che univa due esistenze: quelle dei fratelli Bazzani, cronisti precisi, attenti, scrupolosi, garbati.

A seguire, è intervenuto, in rappresentanza dei movimenti ambientalisti, Cesare Vacchelli: “Sapevi cogliere l’aspetto principale delle questioni, e il tuo resoconto, sempre preciso ed equilibrato, nei contenuti e nello spazio ad essi dedicato. A volte eri tu stesso quasi a scusarti perché una notizia importante dell’ultimo momento ne aveva impedito una trattazione più completa.

La grande sensibilità che in te ho sempre apprezzato solo parzialmente traspariva dai tuoi articoli, attento com’eri a non confondere la notizia con il tuo sentire. Immergerti nel lavoro era il tuo modo di combattere la malattia, dicevi, e forse anche di dirti che si trattava solo di una sfortunata parentesi, seppur sofferta e molto problematica. Mancherai alle molteplici e variegate realtà della società civile, che di questo territorio sono l’espressione più viva e a cui ogni giorno davi voce.

Mancherai alle istituzioni e alle comunità locali, che, come pochi, conoscevi così profondamente e di cui scrivevi quotidianamente, a volte per dare conto delle polemiche in atto, spesso per favorirne dialogo e confronto. Mancherai moltissimo anche al mondo ambientalista, che da sempre seguivi con grande attenzione, non solo professionale, e che aveva in te un sicuro punto di riferimento”.

Lorenzo Costa (fotogallery di Alessandro Osti)

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...