Cultura

Il racconto del giorno
“Tradizioni di famiglia”

di Elena Sozzi

Un racconto al giorno per tutta l’estate. È la proposta di CremonaOggi, CremaOggi e OglioPoNews al proprio pubblico. Sono gli elaborati del Corso di scrittura “Raccontare una storia” realizzato in collaborazione con la Scuola Belleville e che ha visto la partecipazione di una cinquantina di allievi. Il racconto doveva contenere due elementi. Il primo: un telefono che squilla che determina conseguenze da un punto di vista narrativo. Il secondo: qualcosa di non detto. Oggi vi proponiamo il racconto di Elena Sozzi. Qui trovate tutti i racconti.

 

 

Ecco dov’è mio figlio Alberto, dove ancora lo riconosco. Col suo incisivo mezzo rotto, mi sorride fiero dalla cornice sulla mensola in salotto. Gli occhi socchiusi al sole scrutano l’orizzonte con la stessa sicurezza di un navigante. Sa qual è il suo posto nel mondo. Il pallone saldo sotto un braccio. L’altro a cingere il fianco di sua sorella Elsa. Anche per me è difficile distinguere le gemelle in una vecchia foto. Il pantaloncino bucato sopra il ginocchio perennemente sbucciato. Le calze abbassate, le scarpe nuove già logore. Ha terra dappertutto. L’avessi saputo allora cosa avrebbe fatto, con le mie stesse mani l’avrei ammazzato. Proprio dopo quella foto, quando eravamo ancora due anime innocenti. Pochi anni sono bastati a questo adolescente sconosciuto per annientare quel bambino, il mio. Il poliziotto mi intima di nuovo: «Dov’è?» Indico la sua porta chiusa, la intravedo soltanto. Eccolo, è mio figlio, eppure non lo riconosco.

Continua qui… 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...