Rugby: anche Casalmaggiore
nel progetto 'Legacy' delle Zebre

Nel mese di settembre anche Casalmaggiore sarà parte del progetto di animazione territoriale “Legacy”, promosso dalla franchigia gialloblù della Federazione Italiana Rugby nei club di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Mantova e Cremona.
La Fir e il nuovo cda delle Zebre di Parma hanno strutturato un programma che rimanda alla rivoluzione degli Springboks, voluta da Nelson Mandela. Se in Sudafrica c’era da ricucire una nazione attraverso la passione per la palla ovale, l’ambizione dei ducali consiste nel ricostruire il legame sportivo e culturale del movimento rugbistico nel nord-ovest dell’Italia. Nel piano di orgoglio sportivo e territoriale trovano spazio la diffusione delle competenze e dei valori del rugby, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la partecipazione.
Il calendario sarà biennale e aggiornato a cadenza mensile. Le province coinvolte, tra Emilia e Lombardia, sono Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Mantova e Cremona. I primi appuntamenti di settembre prevedono tappe nelle città di Piacenza, Colorno, Casalmaggiore e Noceto. A seguire, ogni mese, altri quattro club.
Gianni Fava, presidente di Zebre Parma, si sofferma su questa importante iniziativa: “La franchigia è un patrimonio nazionale, a partire dall’area geografica di riferimento, dove la divulgazione etico-sportiva ha l’ambizione di diffondere i valori del rugby tra le bambine e i bambini, tra le ragazze e i ragazzi, scoprendo nuovi talenti che un giorno potrebbero vestire la maglia azzurra. Sono certo che questo lavoro darà risultati importanti. Un grazie sentito va ai presidenti e ai dirigenti dei club che hanno aderito con entusiasmo e che aiuteranno a moltiplicare le repliche degli eventi”.
Ciascun appuntamento sul territorio sarà calibrato secondo un approccio multidisciplinare, alternando momenti ludici, sportivi, sociali e culturali. Un format nel quale convivono tre contenitori principali: i Green Festival, il trasferimento di competenze e il Fanspirit. Il primo prevede eventi di divertimento e conviviali, condividendo identità e valori comuni, con feste in piazza e nei club, alla presenza degli atleti delle Zebre, dei tecnici federali e delle autorità locali. La seconda azione esalta il ruolo di franchigia della Fir, attraverso un intenso programma di formazione delle società sportive locali, con il supporto di giocatori professionisti.
Infine, il coinvolgimento dei tifosi nelle gare allo stadio Lanfranchi, durante le partite di campionato. Il palcoscenico internazionale in cui militano le Zebre diventa così il momento di sintesi per un rinnovato sentimento di appartenenza: un orgoglio verso una maglia che rappresenta l’Italia in una competizione di grandi club.
Infine, due grandi obiettivi: l’impegno sociale e la sostenibilità. La Fir e le Zebre hanno avviato azioni concrete a favore della comunità, con particolare attenzione al rugby integrato. Quanto alla tutela ambientale, la cittadella del rugby diventerà un esempio di gestione green, attraverso la riduzione dei rifiuti, del consumo idrico e degli sprechi alimentari.
Direttore del progetto è Claudio Perruzza, consigliere di amministrazione di Zebre Parma, affiancato da Franco Ascione in qualità di direttore tecnico-sportivo. A coordinare la strategia di responsabilità sociale per Fir sono Daniela De Angelis e Federica Mussuto. L’operatività è affidata a Carlo Frangioni e Diego Colombana, mentre a Luca Raza è stato affidato il compito di coordinare i comitati regionali.
redazione@oglioponews.it