Cronaca

San Siro, disabili e parcheggi:
la protesta del rossonero Pasini

I parcheggi per disabili allo stadio Meazza di Milano

“La mia prima volta allo stadio? Era un Milan-Samp, fine anni Ottanta. Ricordo ancora un calcio di punizione di Gullit che si è infranto sul palo.”

Era il Milan degli Immortali di Sacchi, quello degli Olandesi. Un’altra Serie A, un’altra epoca. Da allora non ha mai smesso di seguire i rossoneri, non solo a San Siro ma in tutta Italia.

L’essere disabile non ha mai rappresentato un problema per Massimo “Max” Pasini. Fino a oggi. Infatti, per il 48enne di Casalmaggiore, vecchio cuore rossonero che ama il calcio e frequenta gli impianti sportivi abitualmente (nel primo weekend di campionato, ad esempio, ha programmato una trasferta allo Stadium per vedere Juve-Parma, posticipo di domenica), l’inizio del campionato è stato piuttosto amaro.

Non solo per la sconfitta della squadra di Allegri contro la Cremonese sabato sera (i grigiorossi si sono imposti per 2 a 1 sui padroni di casa), ma per un motivo ben più importante. Quest’anno si è abbonato al Milan, ma per seguire i match a San Siro d’ora in poi dovrà pagare anche il parcheggio.

Una novità appresa via messaggio: “Per l’abbonamento alle partite – precisa Pasini – non ho problemi, lo capisco, anche se in altri stadi l’ingresso per i diversamente abili è rimasto gratuito. Quello che non accetto è il dover pagare i parcheggi a San Siro. Si tratta di un discorso di civiltà.”

Alla base, la decisione di rivedere alcuni punti del regolamento per l’accesso ai posteggi in prossimità dell’impianto sportivo: “I parcheggi gratuiti – hanno precisato dal club di Serie A rispondendo ad una mail di Pasini – sono riservati ai tifosi non deambulanti, che utilizzano una sedia a rotelle o carrozzina elettrica.”

Dalla società non c’è stata una chiusura netta rispetto alla possibilità di rivedere le disposizioni in seconda battuta: “Terremo comunque conto della sua segnalazione per eventuali modifiche nel corso della stagione.”

L’auspicio è che si possa riconsiderare il tutto, anche alla luce di problematiche oggettive che si sono palesate grazie all’iniziativa, doverosa, del casalasco: “Sono un disabile deambulante a modalità ridotta e, purtroppo, da questa stagione potranno accedere al parcheggio gratuitamente solo le persone in carrozzina.

Frequento San Siro da sempre, ci conosciamo tutti, vedo alcuni tifosi che arrivano con il deambulatore e impiegano molto tempo per fare tratti relativamente brevi. Una categoria enormemente penalizzata dalla recente modifica al regolamento. Perché non possiamo avere il parcheggio gratuito, a maggior ragione se paghiamo un abbonamento per vedere le partite?

Ribadisco: chi ha il pass disabili non dovrebbe spendere un euro per il parcheggio. Paradossalmente, chi è in carrozzina elettrica fa meno fatica rispetto a un tifoso come me, ad esempio con problematiche dal punto di vista della mobilità.

Intendiamoci: è giusto e sacrosanto che gli spettatori in carrozzina non paghino un euro, ma la stessa disposizione dovrebbe continuare a valere anche per altri diversamente abili con difficoltà motoria.” I costi dei parcheggi, poi, variano da partita a partita: dai 29 euro per il posteggio di via Tesio in occasione della sfida contro la Cremonese si sale a 50 euro per il match contro il Napoli.

Lorenzo Costa

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