Interviste

Il cuore dei Warriors: intervista
al presidente e coach Fabio Merlino

Fabio Merlino
Il capitano dei Warriors Ion Jignea
Leonardo Catania, bomber dei Warriors
Un momento della sfida con i Black Lions
La vittoria scudetto dei Warriors nel 2024 nel campionato di powerchair hockey
Il team manager Claudio De Felice accanto a Fabio Merlino

Passione, determinazione, programmazione: i Macron Warriors Sabbioneta stanno ottenendo risultati di grande rilievo, imponendosi ai vertici nel campionato di powerchair hockey e offrendo ai tifosi di powerchair football prestazioni convincenti ed emozionanti. In un’intervista concessa alla nostra testata il presidente e coach Fabio Merlino racconta la società rossoblù tra passato, presente e un futuro tutto da scrivere…

Lei è tra le anime di questa società. Nel club dalla primissima ora. Quanto impegno c’è dietro alla costruzione di una tra le più belle realtà a livello nazionale nell’ambito di queste discipline?

I Macron Warriors sono nati, ormai 11 anni fa, per onorare la memoria di mio padre, Filippo Merlino, Maresciallo dei Carabinieri, che ha dato la propria vita nell’attentato di Nassiryah il 12 novembre 2003. Per me si tratta di pezzo importante della mia vita e l’impegno è costante, giorno dopo giorno. Abbiamo costruito una società il cui spirito iniziale è rimasto immutato negli anni: formare atleti professionisti e dare loro la possibilità di praticare un’attività sportiva ad alto livello. L’impegno quotidiano, un progetto sportivo importante, l’inserimento nella struttura societaria di professionisti competenti e capaci, ha permesso di sviluppare un modello di società che ci ha consentito di programmare, costruire e diventare una realtà importante nel movimento del powerchair hockey.

Quest’anno è mancato veramente pochissimo per arricchire la vostra bacheca. Potremmo ricondurre il successo sfiorato ad una mera questione di concentrazione o ci sono stati altri fattori?

Ci siamo andati davvero vicino, sia in Campionato che in Coppa Italia. Quello che abbiamo fatto anche quest’anno è stato incredibile e non è stato un problema di concentrazione perché la squadra ha affrontato le finali con la stessa grinta, determinazione e passione che ci contraddistingue. Avevamo di fronte un avversario molto forte e determinato. Certo perdere la finale scudetto al Golden Gol brucia un po’, ma lo sport è anche saper accettare queste sconfitte sapendo che hai dato sempre il massimo. Discorso un po’ diverso per la Coppa Italia dove alcuni episodi non hanno girato a nostro favore, ma abbiamo saputo dimostrare di che pasta siamo fatti.

I Warriors si stanno già preparando in vista della prossima stagione con importanti conferme…

Una nuova stagione si prepara nel preciso momento in cui l’arbitro fischia la fine della finale scudetto, a volte anche prima. Il gruppo che sono fiero di allenare ha dimostrato una grande attaccamento alla maglia rossoblù e sono felice di aver potuto confermare il rapporto con alcuni giocatori che sono pilastri fondamentali nella nostra squadra. Il gruppo, ne sono certo, ha ancora molto da dare e sono convinto che la stagione 25-26 sarà ricca di soddisfazioni. Si lavora ogni giorno per migliorarsi, per crescere e avere un gruppo unito come il nostro è molto, molto importante.

Ritiene che il duello con i Black Lions potrà ripresentarsi anche nel campionato alle porte?

Ormai la sfida con i Black Lions Venezia è diventato il “clasico” del nostro campionato. In questo momento noi e loro siamo le formazioni sicuramente più forti e il fatto che i nostri e i loro giocatori compongono l’ossatura della Nazionale azzurra ne è la dimostrazione. Sarà come sempre una sfida combattutissima e spettacolare come sono state le ultime partite giocate tra noi e loro, sia in campionato, sia alle finali scudetto che in Coppa Italia. Pur conoscendoci molto bene diamo vita a match che, nel puro spirito sportivo, sono vere e proprie battaglie e noi Warriors in battaglia ci troviamo benissimo…

Ci potrebbero essere degli outsider in lotta per lo scudetto, oltre a voi e ai lagunari?

Da quanto visto anche alle finali di Lignano Sabbiadoro alla fine di maggio, i Madracs Udine sono un club che ha fatto un grande lavoro, inserendo anche atleti internazionali di livello, tanto da meritarsi la promozione in A1 e giocandosi ogni match delle finali e della Coppa Italia con grande determinazione. La stagione è comunque lunga e ogni gara è decisiva e ogni club può ambire al massimo risultato.

Qual è stato il momento più difficile della stagione 2024/2025?

Se devo essere sincero la stagione 2024/2025 è stata quasi perfetta. Abbiamo dominato nella regular season, abbiamo ricevuto riconoscimenti come allenatore e come giocatori, molti nostri ragazzi hanno vestito la maglia azzurra. Se devo trovare un momento di difficoltà, forse, è stato metabolizzare le sconfitte in finale scudetto e in finale di Coppa Italia, ma le sconfitte servono quanto le vittorie, l’importante è utilizzarle per crescere.

Com’è stata l’accoglienza di Sabbioneta per il club rossoblù al momento del vostro trasferimento da Viadana al palazzetto della Piccola Atene?

La nostra storia con Sabbioneta parte da lontano, da quando dieci anni fa, già ‘girovaghi’, questa bellissima città ci ha accolto. Poi quando a Viadana era chiaro che non potevamo avere una casa definitiva, Sabbioneta ci ha accolti nuovamente ed è nato un rapporto davvero speciale. Abbiamo trovato in Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta, e nel vicesindaco Franco Alessandria, degli amici e dei tifosi dei Macron Warriors che hanno sposato il nostro progetto sportivo. Siamo felici ed onorati di portare in giro per l’Italia e per l’Europa il nome di Sabbioneta.

Parlando invece del team di powerchair football, quali ritiene che siano i punti di forza della squadra e che aspettative ha per la prossima stagione?

Il progetto powerchair football è giovane rispetto a quello dell’hockey, ma in tre anni abbiamo sicuramente fatto un ottimo lavoro. La squadra comincia ad avere una buona sintonia e i risultati stanno arrivando. Il fatto che un nostro giocatore, Ali Youssef, sia entrato nel giro della Nazionale che giocherà i prossimi Europei a Lignano Sabbiadoro è la conferma che si è lavorato bene. Aspettative? Vogliamo ovviamente fare bene e giocarci fino in fondo la possibilità di arrivare alle finali scudetto.

Lorenzo Costa

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