I trii di Zani: dalla Biblioteca
di Parigi a Casalmaggiore

Andrea Zani (Casalmaggiore, 1696 – 1757), violinista e compositore che fu attivo tra la cittadina rivierasca e Vienna, è al centro di un’interessante progetto di recupero e valorizzazione della sua arte.
Infatti, per proseguire nella riscoperta della grande eredità lasciata da questo illustre concittadino e valente compositore di sonate e sinfonie diffuse in Europa, al Teatro Comunale si stanno tenendo in questi giorni (dal 28 al 31 agosto) le sessioni di registrazione di una sua composizione emersa dal fondo Blancheton della Biblioteca nazionale di Parigi. Il progetto “I trii di Zani – Registrazione discografica e valorizzazione” si inserisce nel percorso “Zani 330” verso il 330° della nascita del musicista casalasco.
Il compito di far rivivere, in ‘differita’ di secoli, la sua sensibilità musicale è stato affidato all’ensemble Compagnia de Violini, impegnato nella prima registrazione moderna dei sei trii per due violini e basso continuo di Zani, già confusi in passato con opere di Marco Antonio Ziani e oggi riconducibili al compositore casalasco del Settecento.
IL PROGETTO
La musica incisa sarà pubblicata sia su supporto fisico (CD) che in formato digitale. Non solo: oltre alla realizzazione di un video-promo girato nella cittadina casalasca, nel 2026 è in programma una conferenza-concerto per presentare a cittadini e scuole del territorio l’esito di questa preziosa iniziativa di (ri)scoperta di un grande musicista e compositore, parte importante del grande patrimonio storico-culturale del territorio. Il progetto – organizzato dall’associazione “Amici del Casalmaggiore International Festival A.P.S.” e dal Comune, con il supporto di Fondazione Santa Chiara – nasce nell’ambito del festival musicale barocco “Venetia Picciola”.
I TRII RITROVATI
Sulle composizioni in corso di incisione: “I sei trii – precisano dall’associazione promotrice – provengono dall’opera prima del fondo Blancheton, conservato presso la Bibliothèque nationale de France a Parigi; furono erroneamente attribuiti a Marco Antonio Ziani e sono probabilmente composti fra il 1730 e il 1734 a Vienna. Il progetto li presenta per la prima volta in tempi moderni, con esecuzione su strumenti d’epoca e ornamentazioni/diminuzioni secondo prassi storica, restituendo al pubblico una pagina inedita della scuola italiana nel primo Settecento“.
L’ENSEMBLE
Nato dall’incontro tra Alessandro Ciccolini e Francesco Baroni, Compagnia de Violini – l’ensemble in questi giorni impegnato nella riproposizione delle intuizioni di Zani – si dedica al repertorio barocco su strumenti originali, con particolare attenzione alla tradizione parmense e alla riscoperta di repertori inediti. All’attivo, prestigiose partecipazioni su palchi internazionali, tra cui quello della Wigmore Hall (Londra), e a festival in Italia: oltre al “Venetia Picciola”, l’ensemble si è esibito a “Modena Belcanto” e al “Farnese Festival” di Parma.
Tra i progetti discografici più recenti della formazione troviamo Sonate per due violini anco senza basso se piace di Vivaldi e un Duetto con canone di Zani (Brilliant Classics). In questi giorni il recording engineer Andrea Dandolo è impegnato a catturare la performance della Compagnia de Violini di Parma composta da Alessandro Ciccolini (Violino I e direzione musicale), Domenico Scicchitano (violino II), Giulia Gillio Gianetta (violoncello), Franco Pavan (Tiorba), Francesco Baroni (clavicembalo I) e Francesco Monica (clavicembalo II).
Lorenzo Costa