A Palazzo Forti la collettiva
"Interferenze naturali di Mater-IA”

“Interferenze naturali di Mater-IA”: un percorso espositivo in bilico tra ecologia e tecnologia da cui scaturisce una tensione vibrante tra elementi compositi. Forze in dicotomia apparente che si intersecano tra loro, dando vita a una proposta culturale di alto profilo, aperta al pubblico dal 27 settembre al 19 ottobre. Il vernissage è in agenda per sabato 27 alle 10: per l’occasione saranno presenti alcune delle artiste coinvolte.
L’esposizione è ad ingresso libero ed è curata dal Collettivo d’Espressione Femminile. Una proposta culturale di notevole interesse che farà risuonare un “canto di bellezza” negli spazi di Palazzo Forti. Una “polifonia” in grado di unire armonicamente intuizioni e linguaggi compositi, espressione di interpreti provenienti da diverse parti d’Italia, accomunate dal desiderio di esprimersi attraverso linguaggi non convenzionali: quadri, arazzi, sculture, poesie, installazioni e libri d’artista. Opere materiche e tangibili, che invitano chi guarda a fermarsi, ad ascoltare.
Come spiegano i curatori dell’esposizione, si tratta di “un’interferenza voluta, necessaria. Una voce che ‘disturba’ il tacito consenso con cui spesso si accettano i grandi temi del nostro tempo — l’ecologia, la tecnologia, la relazione con il corpo e con il femminile — senza interrogarsi davvero. È questo il senso profondo della mostra ‘Interferenze naturali di Mater-IA – Esplorazioni artistiche del femminile tra ecologia, materia e tecnologia’”.
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 17.30 e dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Domenica 19 ottobre, in concomitanza con la Fiera di San Gallo, l’esposizione osserverà orario continuato dalle 10.30 alle 18.00.
Un progetto culturale con cui il Collettivo rivendica il proprio ruolo di presenza attiva e corpo vivo che irrompe nel dibattito pubblico, portando uno sguardo femminile e plurale. “Mater-IA — continuano gli organizzatori — intesa come gioco linguistico e concettuale: materia, madre, intelligenza artificiale. Una riflessione sulle identità e sulle trasformazioni che stiamo vivendo, tra natura e tecnologia, tra corpo e algoritmo”.
Una proposta in discontinuità con un presente sempre più “smart”, in cui l’elemento materico e fisico viene sempre più spesso messo da parte: “In un mondo sempre più virtuale e standardizzato, il Collettivo sceglie di comunicare con la concretezza della materia, facendo dell’arte un gesto di consapevolezza, relazione e trasformazione”. La collettiva rientra in una programmazione culturale sempre più ricca e profonda, che vede l’amministrazione comunale, insieme ad altre realtà locali, in prima fila nella valorizzazione della proposta della Piccola Atene.
“Palazzo Forti come luogo di divulgazione culturale e di incontro fra persone del territorio nel nome dell’arte, delle relazioni, dell’impegno. Per l’Amministrazione Comunale — osservano il sindaco Marco Pasquali e l’assessore Giulia Sanfelici — è un piacere sostenere l’iniziativa del Collettivo d’Espressione Femminile, che coinvolge tante donne del territorio e non solo. Sabbioneta è casa naturale per chi intende trasmettere, attraverso arte e cultura, valori profondi e per chi vuole stimolare, con il proprio impegno, riflessioni sempre nuove e attuali”.
Un’apertura, da parte dell’amministrazione, nei confronti di chiunque voglia rendere ancora più vivace una proposta culturale sempre più strutturata, che si riverbera nelle parole di Elena Moreschi, organizzatrice della collettiva: “Sono doverosi i miei ringraziamenti più sinceri a tutte le artiste che hanno deciso di aderire a questo progetto con entusiasmo e passione. Un grazie al sindaco Pasquali e all’assessore Sanfelici, che hanno creduto e sostenuto il Collettivo fin dall’inizio; a Cristina Valenti dell’Ufficio Cultura, per la concessione del patrocinio; e a Raffaella Argenti dell’Ufficio Tecnico, per averci dato la possibilità di esporre in un palazzo storico della Città Ideale, Palazzo Forti.”
Lorenzo Costa