Politica

Gialdi (PD) incalza il sindaco
Bongiovanni: "Così non va"

“Di fronte ai grandi temi del territorio l’atteggiamento di Sindaco e amministrazione varia dalla volontà di non disturbare i “livelli superiori”, vedi l’emergenza della tangenziale (adesso almeno stiamo assistendo al rilancio della battaglia grazie alla spinta dell’amministrazione provinciale del presidente Mariani e del vice Toscani, che si stanno battendo con grande impegno), all’incapacità di produrre una visione politica consapevole degli interessi dei propri concittadini”.

Ad andare all’attacco del primo cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni è Ettore Gialdi, segretario casalese del Pd. “I problemi della sanità territoriale, il futuro dell’ospedale Oglio Po, il taglio dei servizi, una Casa di Comunità che è tale solo di nome, un distretto socio-sanitario svuotato di competenze e quindi incapace di esercitare il ruolo che dovrebbe avere, richiederebbero un’amministrazione diversa da quella capace solo di rifugiarsi dietro il ritornello della mancata competenza comunale con cui è solita rispondere alle continue e puntuali sollecitazioni del Dr Borghesi, non certo uomo di parte”.

“La battaglia sulla sanità non è una questione di burocrazia ma di garanzia dei diritti dei cittadini! Anche di fronte al tema cruciale del governo della Fondazione Busi, il messaggio che arriva da Sindaco e maggioranza è che non è compito del comune dare indicazioni. Ma cosa dovrebbe fare una buona amministrazione se non avere una visione integrata della grande questione della non autosufficienza, con l’ambizione di garantire e migliorare i servizi rivolti ai cittadini, tutelare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nel settore e assumere un ruolo di riferimento per l’erogazione di servizi anche per il territorio casalasco?”.

“Neppure di fronte al degrado di “Casa Fontana” – prosegue Gialdi – che meriterebbe ben altra considerazione che non la semplice messa in vendita, questa amministrazione dimostra di proporre una visione e di sviluppare una progettualità che possa portare benefici alla nostra cittadinanza più fragile di cui la Fondazione è al servizio! Servizi, infrastrutture, ambiente, scuola, la prospettiva dei nostri giovani (finché resteranno…), una crisi sociale che morde sempre di più anche la nostra comunità, richiedono un’amministrazione che non faccia della burocrazia il suo orizzonte e che eviti di essere una zavorra per il proprio territorio”.

“La nostra è una terra di confine – conclude Gialdi – stretta tra due regioni e tre province con tutte le difficoltà che ciò comporta ma anche con tutte le sue potenzialità: non possiamo continuare ad avere un comune isolato che fatica ad esercitare un ruolo di guida e di coordinamento a favore di tutto il casalasco. Se abbiamo a cuore le sorti di Casalmaggiore e crediamo che non si amministra senza una visione di futuro, mettiamoci fin da subito al lavoro per garantire il necessario ricambio e giungere pronti alla scadenza di questa mandato amministrativo. Senza personalismi, con umiltà e volontà di costruire insieme a tutta la cittadinanza: su questo noi ci siamo e diamo la nostra disponibilità a collaborare”.

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