Bestiario fantastico: al Bottoli
riecco il laboratorio artistico

L’idea nasce per caso quando Ettore Vezzosi, passando davanti alla scuola di disegno Giuseppe Bottoli di Casalmaggiore, pensa “sarebbe bello farci un laboratorio artistico”! Detto fatto, il laboratorio si terrà e a guidarlo saranno Ettore Vezzosi, Chiara Capuana e Marco Goi, membri del collettivo IRE ERE, in collaborazione con l’associazione culturale BE-MOLLE e col Comune di Casalmaggiore.
BESTIARIO FANTASTICO non sarà il solito laboratorio, non ha lo scopo di insegnare qualche tecnica di disegno o di scultura per concludere con la produzione di un’opera a fine corso, piuttosto un viaggio dentro al processo operativo fatto delle emozioni e dei passaggi interiori che portano alla realizzazione di qualcosa che nasce dentro, come un embrione che cresce lentamente fino a prendere forma, fino a nascere.
L’arte non è solo opere è un sentire, un percepire, è viaggio lisergico dentro sé stessi e dentro il mondo, è un vomito improvviso o un virus che si insinua nell’anima e non se ne va più.
BESTIARIO ARTISTICO. Perché mettere in campo le bestie? Marco lo definisce un escamotage: le bestie sono nel nostro vissuto fin da bambini, molto più di principi e principesse, il coniglietto, il cagnolino, la scimmietta, il lupo cattivo, l’orco ci accompagnano dai primi vagiti sviluppando con forza e tenerezza la nostra fantasia, e cosa sarebbe l’arte senza la fantasia?
Inoltre le bestie sono molteplici e si differenziano per specie, dando vita a miriadi di caratteristiche diverse, a differenza della specie umana che al contrario nei tratti porta poche differenze. La bestia è più esplicita nelle diversità e diventa un pretesto per fare emergere le implicite diversità umane che rimangono spesso nascoste per non subire il trattamento dello stupore altrui, quando va bene.
Questi giovani artisti vogliono mettere in campo nuove visioni, si inizierà dal disegno per arrivare alla scultura, l’opera di ognuno dovrà rappresentare un animale partendo da una realizzazione personale per poi unirsi alle altre in una collettiva.
Un percorso che nasce da dentro, dall’anima di ogni corsista until all souls will be as one, in un patchwork che racconta storie, e perché no, da installare in qualche punto della città o divenirne una narrazione letteraria, affinché anche chi non partecipa al laboratorio possa farlo attraverso l’ammirazione del risultato.
Marco, Ettore e Chiara credono nell’unione di più pensieri artistici, nella reciproca contaminazione, nel fare rete con altre anime artistiche e talenti del territorio, per condividere il benessere che l’arte sa dare a chi la fa e a chi la guarda. Più identità che si evolvono e cambiano e allo stesso tempo si fondono in una unità, passando in un vortice di emozioni quasi orgasmiche. Ecco cosa sarà il Laboratorio BESTIARIO ARTISTICO, la messa in opera della loro visione creativa: dare spazio alla chimica che si crea e trovare nell’unione la propria identità.
Ettore e Chiara, che vive ad Assago, entrambi laureati a Brera, incontrano Marco che entra a far parte del loro collettivo, con l’intento di radunare altri giovani creativi e fare cose insieme. Ettore incontra Marco perché, per la sua tesi, doveva intervistare un giovane artista della zona e … tac, scatta la scintilla e la collaborazione. Insieme porteranno avanti IRE ERE, parole che fanno pensare all’andare e al rimanere, alla ricerca del nuovo e al mantenere l’antico. Il collettivo è aperto, ha porte spalancate per chi voglia farne parte, per chiunque voglia collaborare.
Ci sono fiori che col loro colore illuminano il buio della noia, della staticità dell’anima, ci sono fiori vivaci che portano allegria e bellezza e cancellano il grigio, ci sono fiori che noi tristi e annichiliti dovremmo innaffiare e piantare in ogni dove. Sono fiori giovani che portano freschezza, aria nuova, pulita e profumata, giovani artisti da ascoltare, ragazzi in cui credere, a cui aprire le sbarre delle strade che i vecchi babbani tengono chiuse da troppo tempo!
Giovanna Anversa