Il maxi impianto di San Giovanni
fa discutere anche a Casalmaggiore
Fa discutere anche Casalmaggiore il nuovo impianto che sta sorgendo a San Giovanni in Croce, in fregio alla strada Asolana. Un maxi impianto di biometano per il quale ha chiesto lumi la minoranza del gruppo guidato da Luciano Toscani, con l’interrogazione della consigliere Cinzia Soldi. In particolare è stato chiesto se il comune di Casalmaggiore, pur non confinante, sia stato informato e coinvolto e quanti siano i mezzi in più in uscita sull’Asolana.
Vanni Leoni, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, si è detto contrario in sé all’impianto, considerando da lui stesso sopra dimensionato a discapito del territorio. Ma le normative e i controlli non hanno rivelato problematiche di sorta.
L’incremento dovrebbe essere di 6-7 camion al giorno, mentre Leoni ha ricordato come il territorio abbia comunque poca voce in capitolo. “Nel 2008 il tentativo di realizzare un deposito di amianto a Cingia – ha detto – vide l’opposizione dei sindaci. Ma la Regione non lo realizzò soltanto perché si trovarono alternative di stoccaggio, altrimenti la protesta dei sindaci non sarebbe servita”.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato come un caso analogo, ma rovesciato, avvenne nel 2008 quando ci fu il raddoppio di Marcegaglia a Casalmaggiore e San Giovanni in Croce protestò perché i comuni limitrofi non vennero coinvolti. La risposta all’epoca fu che i passaggi in più di mezzi pesanti erano circoscritti a 23 unità al giorno.
G.G. (video Alessandro Osti)