Borgo Fornace, che succede in quel
condominio? La minoranza interroga
Grandi manovre in un condominio attualmente disabitato di via Borgo Fornace a Piadena Drizzona? E per quale motivo? Il comune ne sa qualcosa? Sono le domande che le forze di minoranza hanno posto all’amministrazione Ferrari, dopo avere visto alcune imprese di trasloco che hanno portato mobilio e suppellettili proprio nei vari appartamenti ricavati nel condominio.
Il tema non è di poco conto: è vero che si tratta della decisione di un privato, che come tale non deve rendere conto di quanto sta realizzando. Ma quello stesso condominio nel 2016 (amministrazione Cavazzini) era stato oggetto di interesse da parte di una cooperativa, che lì voleva ospitare rifugiati politici o profughi in fuga da paesi in guerra.
Per questo le minoranze vogliono capire se si possa registrare una sorta di bis e se il comune sia stato informato di queste intenzioni. Va ricordato che nel 2016 sorse poi l’attuale SAI, che di fatto fece abortire quell’operazione privata, portando a un’organizzazione differente, meglio coordinata, più capillare e tuttora molto apprezzata, gestita in accordo tra Prefettura e Comune.
Un’operazione parallela tra privati sarebbe ovviamente possibili e consentita ma come verrebbe accolta a livello politico? Al momento l’amministrazione ha risposto con una promessa: quella di prendere informazioni, per capire se quei movimenti stiano effettivamente favorendo l’ingresso di nuovi ospiti, di fatto perfezionando un nuovo tentativo dopo quello non riuscito nove anni fa. Nelle prossime settimane potrebbero (dovrebbero) arrivare aggiornamenti significativi, intanto però la questione è stata congelata dopo essere passata anche dal consiglio comunale.
G.G.