La Resistenza del clero mantovano,
incontro a Commessaggio

Domenica 19 ottobre, alle 17, presso il Torrazzo di Commessaggio sarà presentato il libro di Giovanni Telò “Cattolici e ribelli. Storie della Resistenza nel Mantovano (1943-1945)”, pubblicazione che si concentra sul contributo di una parte del clero alla Resistenza, una causa “di ogni tempo e di ogni luogo perché l’uomo libero e consapevole è sempre un ‘resistente’, qualunque siano i tempi e i regimi”.
Paola Longari, presidente provinciale ANPI, sceglie una frase di don Primo Mazzolari per presentare l’appuntamento di approfondimento, aperto a tutta la cittadinanza, di Commessaggio. Il volume si sofferma su un argomento poco indagato. “È importante – esordisce Longari – riempire questo vuoto, e questa ricerca di don Telò, appena pubblicata nell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, persegue questo obiettivo.
Così come è stato necessario, il 23 aprile di quest’anno, porre sei pietre d’inciampo per don Costante Berselli, Spartaco Spaggiari, Giovanni Ferraiolo, Luigi Boselli, Franco Finetti e Aldo Salvadori, tutti deportati nel campo di concentramento di Dachau, da cui solo i primi due fecero ritorno, per ricordare il gruppo che, nato dall’iniziativa di Felice Barbano, con una radio ricetrasmittente posta nella canonica della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio, aveva creato un collegamento radio con gli alleati”.
Frediano Sessi, che ha curato la prefazione del libro, fornisce ulteriori precisazioni utili per inquadrare la tematica: “Con meticolosità e una narrazione coinvolgente, Giovanni Telò ricostruisce i drammatici anni vissuti dalla diocesi di Mantova durante la Seconda guerra mondiale. Attraverso carte d’archivio, spesso inedite, emergono personaggi e avvenimenti poco noti, di grande interesse. Il vescovo Domenico Menna è su posizioni filofasciste, ma dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 un gruppo di preti partecipa alla Resistenza.
A Mantova, il Comitato di Liberazione Nazionale si costituisce il 7 luglio 1944 nella casa di don Costante Berselli, che pagherà con la deportazione nel lager di Dachau la sua lotta per la libertà. Un buon numero di cristiani laici aderisce alla Resistenza nelle Fiamme Verdi, formazioni di partigiani che i nazifascisti definiscono ‘ribelli’. Ricevono un forte impulso dal parroco di Bozzolo, don Primo Mazzolari, e a Gazoldo degli Ippoliti sono addirittura capitanate da un prete, don Emilio Donelli”.
L.C.