Severino Lodi a metà strada nel
trail tra i giganti della terra

Quasi a metà strada e con un solo giorno di ritardo sulla tabella di marcia. Prosegue l’avventura di Severino Lodi, da Martignana di Po, lungo il grande Trail Himalaiano, avventura che tocca tutti i passi nepalesi dei giganti oltre gli 8mila metri, per un percorso lungo quattro mesi, o 100 giorni se preferite, e il rientro fissato poco prima di Natale, il 22 dicembre.

A due mesi dall’arrivo previsto Severino sta bene e ci regala queste splendide immagini dal tetto del mondo. Il contatto con la famiglia e con la moglie Judith è costante: il 6 ottobre i problemi si sono palesati con una tempesta di neve che ha coinvolto la Valle di Karma e, di rimbalzo, pure le zone limitrofe, le stesse sulle quali Severino stava transitando.

Ora però, a parte il ritardo di un giorno sulla tabella di marcia, che è però assolutamente fisiologico in queste avventure senza una reale scadenza, tutto sta procedendo senza intoppi e anche il bel tempo sta aiutando a procedere. Severino ha appena passato i 5320 metri del Timan Pass, l’ottavo passo dei venti che dovrà affrontare.

La quota 5mila è sostanzialmente una costante, nel senso che è questa la media di altitudine che Severino dovrà tenere lungo l’intero trail che misura in totale 2100 km, 400 in più rispetto al tracciato originale, leggermente modificato dal martignanese per potersi permettere alcune escursioni e respirare la magia del Nepal nelle sue pieghe più nascoste. Come del resto queste immagini raccontano e testimoniano bene.

Ancora da raggiungere è la scuola ad altezza 4mila metri dove Severino era già stato e dove intende portare qualche aiuto a livello di materiale didattico. Lì, Severino dovrebbe concedersi il primo vero giorno di riposo assieme alla guida Buddiray, definita dallo stesso “giovane ma molto prudente”. Un viaggio giunto all’incirca a metà: ora servirà moltiplicare le forze per chiudere l’impresa.

Giovanni Gardani