Museo Platina e la rivoluzione
digitale: touch screen in arrivo
Si chiama “Archeologia in un tocco” ed è il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale di Piadena Drizzona per digitalizzare il più possibile e soprattutto attirare anche i cosiddetti nativi digitali il museo Platina, che contiene la storia – anzi la preistoria – di questo territorio.
La scorsa primavera venne presentata la rivoluzione dell’Oculus, il visore in realtà aumentata che consentiva di immergersi, letteralmente, nella realtà palafitticola dei Lagazzi, potendo osservare a 360° usanze, costumi e vita del periodo dell’Età del Bronzo.
Oggi il passo in più viene fatto grazie a una delibera all’albo pretorio, che impegna il comune nel proseguire il progetto voluto dal conservatore Marco Baioni, per una spesa di poco più di 20mila euro. “E’ prevista – spiega la delibera di giunta – la sostituzione delle postazioni touch screen che supportano il percorso espositivo del Museo Archeologico Platina attualmente non funzionanti in quanto non più adeguate al sistema operativo, e alla dotazione di nuove postazioni touch screen destinate alla sezione romana, che ne è attualmente sprovvista, a completamento dell’allestimento”.
Nel dettaglio l’acquisto riguarda 8 supporti inclinati per connettere a parete gli schermi in posizione a leggio; 8 schermi touch screen da 43″; 8 minicomputer, oltre all’assemblaggio e all’installazione. A fornire il tutto è l’azienda Studio Base 2 con sede a Crema. Un passo in più nel percorso di digitalizzazione del Museo Platina, con la speranza che le nuove generazioni si appassionino sempre più alla storia e alle scoperte di tanti tanti anni fa.
G.G.