Cronaca

Nasce il comitato (apolitico)
Piadena Drizzona Si-Cura

Si chiama “Piadena Si-Cura”, dove il gioco di parole e l’utilizzo della lineetta lascia intendere che Piadena deve essere sicura perché si possa anche curare. Al di là del calembour, in molti hanno notato la costituzione – visibile peraltro a mezzo social – di un comitato di cittadini che intende interfacciarsi ufficialmente e con questa formula con l’amministrazione comunale per dare suggerimenti e tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza.

Un tema caldo e sentitissimo, sempre attuale, come del resto dimostrano i controlli straordinari effettuati nelle scorse ore dalla Polizia di Stato in particolare in stazione ferroviaria. Controlli che hanno portato a verifiche su viaggiatori e bagagli, controllando l’area interna alla stazione ed il piazzale adiacente. Particolare attenzione è stata riservata ai convogli regionali e alle fasce orarie di maggiore affluenza, soprattutto quelle frequentate da pendolari e numerose sono state le persone identificate, alcune anche con precedenti.

Tornando però al comitato, il suo esordio è recente sui social e si rifà ad un’altra tematica scottante, sempre legata alla zona adiacente la stazione, ma in questo caso più che altro come riferimento geografico: si parla infatti di quel condominio di Borgo Fornace, il quartiere che sorge dietro i binari della stazione, oggetto di movimenti che hanno fatto pensare alla decisione da parte di una cooperativa di ospitare richiedenti asilo. Domanda che, al momento, non ha risposta, anche se l’amministrazione sta chiedendo lumi alla Prefettura, laddove sia possibile averne tenendo conto che si tratta comunque di un condominio privato.

Parte da lì, da quella questione, l’avventura del Comitato, che infatti nel suo primo post del 21 ottobre alle ore 23.02 scrive: “Il Comitato Piadena Drizzona Si-cura è un comitato apolitico che è stato creato da un gruppo di persone che ama il proprio paese e che sono consapevoli dell’importanza di una gestione responsabile e condivisa delle politiche di accoglienza. Per questo il Comitato intende esprimere il fermo dissenso dei cittadini di Piadena Drizzona rispetto all’eventuale e futura apertura di nuovi Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) sul territorio comunale.  Tale posizione nasce alla luce delle criticità già sperimentate, le quali potrebbero ripresentarsi in futuro, e dalla già difficile situazione del paese dal punto di vista della sicurezza”.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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