Cultura

Giardini storici al Museo Diotti
tra arte, natura e memoria

Al Museo Diotti una mostra dedicata ai giardini storici del territorio cremonese, con fotografie, disegni e volumi d’epoca. Un viaggio tra arte, paesaggio e cultura curato da Brignani, Briselli e Rosa.

Giardino di Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, foto Luigi Briselli
Giardino di Villa Casali a Pessina Cremonese, foto Luigi Briselli
G.Riboldi, Veduta del laghetto nella villa Cusani a Desio (dal volume di E. Silva, 1813)
Giardino del Castello di San Lorenzo Picenardi, foto Luigi Briselli
Grotta del Castello Manfredi a Cicognolo, foto Luigi Briselli
Reggia di Venaria. Teatro della Fontana di Ercole, particolare di incisione colorata a mano, 1676
Veduta del Casino del Belvedere in Vaticano a Roma, acquaforte colorata a mano, 1770
Venerdì 31 ottobre l'inagurazione della mostra al Museo Diotti

Inaugura oggi, venerdì 31 ottobre alle 18, il percorso espositivo “Giardini. Modelli storici e testimonianze dal territorio”, curato da Marida Brignani, Luigi Briselli e Valter Rosa, allestito negli spazi del Museo Diotti.

“Luoghi di pace e bellezza – esordiscono dal polo culturale di via Formis – raccontano il legame profondo tra natura, architettura e cultura. Da spazi privati sono diventati spesso beni condivisi, simboli di un’armonia da tutelare e valorizzare.”

La nuova mostra esplora dunque i giardini storici del territorio cremonese attraverso un vasto corpus di fotografie scattate da Luigi Briselli oltre vent’anni fa. Una raccolta di immagini riproposta e arricchita da nuovi scatti che documentano giardini restaurati o la loro trasformazione nel tempo.

La visita alle sale permetterà di immergersi in un indedito excursus tra le residenze e i paesaggi di Casalmaggiore, Casteldidone, Cicognolo, Colorno, Gussola, Martignana di Po, Pessina Cremonese, Rivarolo del Re, Sabbioneta, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Picenardi, Seniga e Torre de’ Picenardi. Da una parte le immagini, dall’altra la narrazione “raddoppia”, proponendo un percorso di disegni, volumi e stampe dal XVI al XIX secolo: un racconto che testimonia l’evoluzione di gusto e sensibilità intercorsa nel tempo, con il passaggio dai giardini formali a quelli paesistici e romantici.

Di grande rilievo il volume Dell’arte de’ giardini inglesi di Ercole Silva, considerato la “bibbia” del giardino paesistico. L’esposizione permetterà di ammirare anche immagini e raffigurazioni di altri giardini in Italia e un erbario storico, ulteriore elemento di notevole interesse.

“L’idea – precisano i promotori – è nata in concomitanza con il tema prescelto per la Giornata di studio 2025 della Rete dell’800 Lombardo, che si svolgerà lunedì 10 novembre presso Villa Monastero di Varenna. Il convegno avrà come titolo Giardini reali, immaginati e illustrati della Rete. Da Giardino di delizie a Giardino come luogo di accoglienza e, per l’occasione, Marida Brignani terrà un intervento dal titolo I giardini di Giuseppe Diotti: dall’orto urbano ai giardini della villeggiatura”.

Una proposta culturale d’altro profilo che si propone di omaggiare il prof. architetto Luciano Roncai e la sua passione, il suo studio e la sua ricerca in materia. Un interesse che lo ha portato alla stesura di opere e testi tuttora di riferimento in questo ambito, tra cui Giardini cremonesi (2004) e Un giardino nell’Europa (2005), a cui contribuirono appunto Marida Brignani e Luigi Briselli.

In concomitanza con la Fiera di San Carlo, da sabato 1° novembre a martedì 4 la mostra sarà visitabile dalle 15 alle 19. Dal 5 novembre apre al pubblico dalle 8.30 alle 12, e il sabato, la domenica e i festivi dalle 15.30 alle 18.30.

Da segnalare l’evento collaterale in programma per sabato 22 novembre alle 17 con la prof.ssa Maria Adelaide Donzelli, occasione per approfondire il tema delle ville e dei giardini storici del Casalasco.

Assolutamente abbordabili i prezzi dei biglietti: l’intero costa 3 euro, mentre il ridotto solo 2,50 euro. L’accesso è gratuito per i possessori della tessera del Museo e di Abbonamento Musei, per le scolaresche e sarà libero per tutti la prima domenica del mese nell’ambito di “Domenica al Museo”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Museo Diotti.

L.C.

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