Una società sempre più anziana:
218 nonni ogni 100 ragazzi
            
                          L’indice di vecchiaia della Provincia di Cremona ci consegna una trasformazione rapidissima che pone molti quesiti per il futuro delle nostre comunità.
 
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Cremona è una provincia sempre più “anziana” con una media di 218 anziani per ogni 100 ragazzi (qui i dati comune per comune). Questo è quanto ci racconta l’indice di vecchiaia che misura il rapporto, espresso come percentuale, tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione giovanile (0-14 anni), ossia ci indica quanti anziani ci sono per ogni 100 giovani. In sintesi: sempre più anziani e sempre meno giovani.
Se questa osservazione appare quasi banale, sono i numeri di queste trasformazioni a destare stupore. Basta considerare che solo 10 anni fa, nel 2014, l’indice di vecchiaia per la provincia di Cremona era pari a 169,8, ossia 170 anziani per ogni 100 giovani. Nel 2014 gli anziani over 65 costituivano il 22,8% della popolazione, a fronte del 13,3% di under 15 e del 63,9% di popolazione con da 15 a 64 anni.
Al primo gennaio 2025, gli anziani over 65 costituivano il 25,6% della popolazione, oltre un quarto del totale, a fronte del 11,7 % di under 15 e del 62,7 % di popolazione con da 15 a 64 anni. Nell’ultimo dato l’indice di vecchiaia della provincia di Cremona (218 anziani per ogni 100 giovani) supera nettamente quello medio regionale che si fissa a 195,5, pur in crescita costante dal 177 del 2022, al 182 del 2023 e ancora al 188 del 2024, valore che a Cremona si era già superato nel 2019.
Negli scenari demografici definiti dall’Istat, che prevedono l’evoluzione della popolazione, nel 2050 gli anziani over 65 costituiranno quasi un terzo della popolazione residente (32,4%) a fronte dell’11,9% di giovani fino a 14 anni. Tradotto in un ipotetico indice di vecchiaia arriveremmo, nella media provinciale, a 273, ossia 273 anziani per ogni 100 giovani. Uno scenario assai inquietante per tutte le implicazioni sulla vita delle nostre comunità, senza considerare il sistema di welfare e il mercato del lavoro con una riduzione della popolazione attiva (15-64 anni) che scenderebbe sotto il 56% del totale della popolazione (oggi è il 62,7% del totale).
Su una popolazione provinciale prevista di 356.800 persone avremmo 115.724 anziani, 42.406 giovani e meno di 199mila persone considerate come popolazione attiva. Con un invecchiamento della popolazione anche tra gli anziani stessi: oggi dei 90.481 over 65 coloro che hanno più di 80 anni sono 28.922, quasi il 32%, nel 2050 gli over 80 potrebbero essere oltre 46mila e rappresentare il 40% degli anziani over 65. In altri termini il futuro demografico, nello scenario mediano, ci riserva 46mila nonni per 42mila bambini.
Tutto ciò premesso, l’osservazione dell’indice di vecchiaia a livello comunale rivela differenze territoriali nettissime con due estremi nel comune di Voltido, con un indice di vecchiaia pari a 629, ossia 107 over 65 per 17 under 15, 629 anziani per 100 giovani, e Castel Gabbiano, con un indice di vecchiaia pari a 120, ossia 120 anziani per 100 ragazzi. Già oggi in una decina di comuni l’indice di vecchiaia supera quota 300, oltre a Voltido: San Martino del Lago (513), Volongo (397), Derovere, Scandolara Ripa d’Oglio, Credera Rubbiano, Isola Dovarese, Pessina Cremonese e Cella Dati, con 316 anziani per ogni 100 giovani.
Per contro sono una decina anche i comuni con un indice di vecchiaia inferiore al 150, con, oltre a Castel Gabbiano: Malagnino (123) Martignana di Po e Ricengo (131), Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Agnadello, Cremosano e Chieve con 149 anziani per ogni 100 giovani.
Complessivamente ben 74 dei 113 comuni cremonesi contano almeno 2 anziani per ogni giovane. Tra questi Crema, con un indice di vecchiaia di 246 punti, e Cremona con un’incidenza degli anziani di poco inferiore, ossia 242 anziani per ogni 100 giovani. Tra gli altri centri maggiori, con oltre 5 mila abitanti, si registrano valori eccentrici dai 278 anziani per 100 giovani di Pizzighettone ai 168 di Spino d’Adda. Nel mezzo indici di vecchiaia decrescenti, dai 248 di Soncino, ai 216 di Castelleone, 212 a Rivolta d’Adda, 205 a Pandino, 202 a Offanengo. Indici di vecchiaia relativamente inferiori si registrano a Soresina (178), a Casalmaggiore (187) , Castelverde (193) e a Bagnolo Cremasco con 197 anziani per ogni 100 giovani.
Elio Montanari
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