"Debito ridotto e investimenti":
la giunta replica al Pd di Viadana
L’amministrazione di Viadana rivendica il calo del debito comunale, rispondendo alle critiche del Pd e richiamando le problematiche ereditate nel 2015 dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra.
La riduzione dell’indebitamento dell’Ente come elemento da cui partire, nella lettura dell’Amministrazione Comunale di Viadana, per smontare la tesi del Pd secondo cui il mandato in dirittura d’arrivo avrebbe dimostrato “il fallimento della destra alla prova del governo locale”.
La giunta a guida Nicola Cavatorta replica alle critiche mosse dai dem circa il proprio operato. Un ragionamento in cui emerge, in primis, la progressiva contrazione dell’indebitamento dell’Ente, un trend in controtendenza rispetto alla situazione pre-2015:
“Premesso che a parlare sono i numeri, l’Amministrazione Comunale garantisce che lascerà alla cittadinanza un Ente sicuramente migliore di come era stato trovato nel 2015. All’epoca il debito totale del Comune ammontava a circa 14 milioni di euro; già nel 2019 era sceso sotto i 9 milioni e dovrebbe, al 31/12, attestarsi sui 6,5 milioni di euro, nonostante in questi anni siano stati aperti mutui per Italgas (già parzialmente estinto) e per la manutenzione straordinaria delle strade.
In questi ultimi cinque anni va ricordato che, grazie alla liquidazione della società GiSi e all’introito di finanziamenti ottenuti da bandi vinti e PNRR, le casse comunali hanno introitato circa 9 milioni di euro, destinati a investimenti. Il tutto senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, in quanto la pressione tributaria è rimasta pressoché invariata nell’ultimo decennio”.
Dalla giunta arriva una stilettata alla formazione di minoranza: “Se proprio si vuole parlare di fallimenti, in questi dieci anni, tra le prime grane che la precedente Amministrazione aveva dovuto affrontare, vi è stata senza dubbio la Stu (Società di Trasformazione Urbana), creazione delle Amministrazioni a guida PD, partecipata al 100% del Comune e in ultimo indebitata per più di 4,5 milioni di euro.
Ricordiamo che nel 2017, a causa della situazione finanziaria e patrimoniale della società stessa, di cui tra l’altro la neo candidata sindaco Pd fu anche presidente, l’allora Consiglio Comunale diede mandato di procedere alle azioni finalizzate alla presentazione, da parte della società medesima, dell’istanza di fallimento in proprio”.
L.C.