La Rete, così vengono
aiutati i “nuovi poveri”
di Casalmaggiore
Nella foto, da sinistra: Bocchi, Daina, Silla, Borghesi, Pasotto
A quattro mesi dall’avvio del progetto La Rete, che rappresenta una sinergia di forze tra comune di Casalmaggiore e terzo settore, il sindaco Claudio Silla, gli assessori di riferimento e il presidente di Amurt Italia Paolo Bocchi fanno un primo bilancio, nel segno della trasparenza.
Se da una parte carrello sociale, sostegno allo studio e alla salute funzionano e gestiscono al meglio le risorse a disposizione, dall’altra preoccupano le crescenti necessità dei cosiddetti “nuovi poveri”, in aumento anche in territorio casalese. Un dato su tutti: la distribuzione dei beni alimentari che inizialmente abbracciava 31 nuclei familiari, ad oggi conta un numero di accreditamenti più che raddoppiato: 65. Di questi, 25 rientrano nella categoria “soli assoluti”, 11 sono nuclei familiari di due persone, 29 sono famiglie dalle quattro alle sei unità.
“Abbiamo intercettato le esigenze di molti anziani e ‘soli assoluti'”: spiega l’assessore ai Servizi Sociali Pierluigi Pasotto. “La Rete è un indicatore significativo della situazione economica attuale. Oggi riscontriamo richieste d’aiuto di persone che non riescono a mettere cibo in tavola”. Il carrello sociale prevede la distribuzione di pacchi di generi alimentari come pasta, riso, passata di pomodoro, latte, zucchero, olio e biscotti. Sinora sono stati spesi 8mila euro per l’acquisto degli alimenti e l’obiettivo del comune è di ampliare lo spettro delle persone che beneficiano di questo tipo di aiuti. “Un ringraziamento particolare va fatto a chi si occupa in prima persona della distribuzione: ai volontari Annamaria Poltronieri, Pietro Vezzosi e Federico Rizzi”: sottolinea Pasotto.
“Abbiamo aderito volentieri a questo progetto”: spiega Bocchi, che con Amurt ha indirizzato fondi verso La Rete. “Rispondiamo ad un’esigenza reale, interveniamo su disagi concreti. Il progetto verrà rifinanziato con il cinque per mille e con una serie di eventi invernali. Puntiamo anche a coinvolgere nuovi soggetti, come aziende del territorio che presto sveleremo”.
A proposito di manifestazioni a sostegno del progetto: il ricavato della Festa della Zucca in programma a settembre, come confermato dall’associazione organizzatrice, gli Amici di Casalmaggiore, andrà nuovamente a favore de La Rete.
Dal carrello sociale al sostegno allo studio: “Abbiamo ricevuto una ventina di richieste – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili, Paola Daina -. Fra queste, per reddito e merito, ne sono state soddisfatte 15, per una spesa complessiva di 5500 euro suddivisi in contributi da cento a cinquecento euro. Essendo indirizzati a studenti di scuole superiori e università, gli aiuti sono serviti soprattutto per il pagamento del trasporto pubblico e delle tasse universitarie”. Capitolo mercatino dei libri usati: dopo una segnalazione di disservizi pubblicata sul nostro giornale, Daina ha voluto fare chiarezza. “I libri sono tenuti in sala Lido perché edificio protetto da allarme. Il comune non ha ricevuto nessuna richiesta di restituzione, anzi in molti casi l’invenduto è stato lasciato nelle disponibilità del mercatino. Dall’ufficio competente sono stati contattati tutti i proprietari ed è stato organizzato un giorno apposito per la restituzione”. In merito, anche il sindaco Silla è intervenuto dicendo che “per qualsiasi lamentela, anche il mio ufficio è sempre aperto”.
In chiosa, il vicesindaco Luigi Borghesi ha illustrato i dati relativi al sostegno alla salute. Gli interventi, condivisi con Asl e medici di base operanti su territorio casalese, hanno riguardato soprattutto gli anziani. “Abbiamo registrato un drastico calo delle prestazioni diagnostiche. Molte persone non possono più permettersi di pagare gli esami di routine. Anche la vendita dei farmaci, compresi quelli di prima necessità, ha subìto un forte calo, proprio per una questione economica”. Il sostegno alla salute ha riguardato dieci casi: “In tutto sono stati finora spesi 2000 euro, fra medicinali, ticket, ortodonzia”. Il grazie dell’amministrazione, in quest’ambito, va allargato al Centro Aiuto alla Vita.
La Rete, come confermato dall’assessore Pasotto, ha compreso anche la distribuzione a domicilio. Un progetto in continuo movimento dunque, che grazie all’apporto dei volontari e al sostegno di nuovi soggetti privati, potrà camminare ancora a lungo.
Simone Arrighi
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