Cronaca

Intercettazioni mafiose,
Penazzi sicuro: “Viadana
è dei viadanesi”

Nella foto, Penazzi e il municipio di Viadana

VIADANA – Come anticipato mercoledì mattina, il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi, dopo la notizia relativa alle intercettazioni che hanno riportato il comune e l’assessore Carmine Tipaldi sotto i riflettori per una frase pronunciata a telefono da un personaggio legato alle ‘ndrine cutresi Nicola Lentini (“Viadana è in mano nostra”: vedi link sotto), si è recato direttamente dal Prefetto di Mantova. Al primo cittadino viadanese è stato confermato che “a carico di Carmine Tipaldi – fa sapere Penazzi – non sussiste nulla e che pertanto il suo inserimento nella “withe list” della Prefettura di Mantova non è stato messo in discussione”.

“Io mi confronto con gli organi istituzionali Prefetto, Questore, Carabinieri, non mi mischio alla bassa politica e con omuncoli che pur di sopraffare l’avversario usano la denigrazione e la diffamazione”: il sindaco si sfoga contro chi, secondo lui, ha gettato fango sull’amministrazione e su Tipaldi.

“Viadana è dei viadanesi”: precisa Penazzi. “A Viadana non alligna la malavita calabrese e la sua comunità è composta da gente operosa e lavoratrice. Carmine Tipaldi è un assessore attento e attivo che opera nel settore sociale delle nuove povertà, nella protezione civile e nel volontariato. Non posso che lodarlo per l’impegno e per l’attaccamento al dovere”.

Nel frattempo, gli stessi Tipaldi e Penazzi hanno presentato in Procura della Repubblica due querele per diffamazione e a giorni ne partirà una terza: “Sereni, affronteremo la questione nelle competenti aule giudiziarie”, chiosa il sindaco di Viadana.

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