Cronaca

Vicomoscano, ladri
in pieno giorno
in zona Staffolo

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Ancora un colpo dei ladri nelle abitazioni in pieno giorno venerdì mattina. In un caso non hanno rubato nulla perché disturbati dalla signora che si trovava al piano di sopra ed ha sentito e visto gli sconosciuti mentre armeggiavano nel cortile. Quando la donna ha chiesto a distanza che cosa stessero facendo, i malviventi si sono allontanati ma di pochi metri andando nella casa di un’altra famiglia dove il colpo invece è stato portato a segno.

“Per fortuna avevo solo un paio di catenelle, non dico bigiotteria ma quasi, e comunque quelle le hanno trovate e portate via” racconta la moglie di E. C., che abita in via Staffolo a Vicomoscano di Casalmaggiore. La signora si era allontanata per un’ora circa, dalle 10 alle 11 e quando è ritornata ha visto nelle stanze un caos indescrivibile. “Penso di aver lasciato semiaperta una finestra e probabilmente sono entrati da lì. Ma i carabinieri mi hanno detto che comunque quando vogliono entrare non c’è niente che li fermi”.

Prima hanno rovistato al piano terreno e poi non avendo trovato nulla sono passati al piano di sopra. “Penso che cercassero una cassaforte in quanto hanno spostato persino i quadri guardando nelle pareti del muro”. Sono stati messi a soqquadro tutti i cassetti, gli armadi, i comò ed è stato aperto persino il frigorifero, spinti da un irrefrenabile desiderio di trovare qualcosa di valore da  rubare. L’unico oggetto sottratto, dunque, sono state le due catenelle – un regalo del figlio – per un danno di 100 euro circa. Poi i ladri se ne sono andati fuggendo con una macchina scura, notata dalla stessa vicina che li aveva fatti desistere poco prima nel suo cortile.

“Hanno lasciato la nostra casa scendendo dal balcone ma avevano già preparato un’altra via di fuga alternativa, legando un lungo cavo, ossia una prolunga elettrica, al montante di una finestra”. L’unica traccia che i malviventi hanno lasciato, oltre alle impronte rilevate dai Carabinieri, è quella di un paio di cuffiette con cui si ascolta la radio dai cellulari, probabilmente sfilatasi dalle orecchie di uno dei ladri, che ha preferito scappare piuttosto che fermarsi a recuperare l’oggetto. “Noi abitiamo in cascina, nelle ultime case di campagna prima di arrivare all’Ospedale Oglio Po” racconta la donna “ma non avrei mai pensato che una simile disavventura potesse capitare anche a me in pieno giorno. Per colmo della fatalità il nostro cane era in campagna con mio marito: se fosse stato a casa quelli non avrebbero di certo salvato le scarpe”.

Rosario Pisani

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