Giornata nera lungo
la Castelnovese: altro schianto
con centauri in ospedale

Nella foto, i mezzi coinvolti nell’incidente di Cogozzo
COGOZZO (VIADANA) – Cinque ore dopo e a qualche chilometro di distanza, un nuovo incidente tra un veicolo ed una moto lungo la trafficata strada Castelnovese ha fatto finire due centauri in ospedale. Dal territorio casalese teatro dello schianto mattutino a Casalbellotto, a quello viadanese: a Cogozzo, intorno alle ore 14,45 di martedì, la collisione è avvenuta tra una Lancia Y10 grigia vecchio modello ed una Yahama Fazer di colore blu. Due donne a bordo dell’auto, marito e moglie in sella alla motocicletta: ad avere la peggio sono stati i due coniugi, portati in ospedale ma in condizioni non gravi rispetto a quanto la scena del sinistro potesse lasciar intendere. I soccorsi, un’automedia del 118 e due ambulanze (una della Padana Soccorso e una della Croce Verde di Viadana), sono partite in codice rosso. Sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri di Viadana per i rilievi di legge.
Da chiarire la dinamica del sinistro. Secondo una prima ricostruzione, l’autista della Y10, N. T. classe 1970 residente a Cogozzo, si sarebbe immessa sulla Castelnovese da via Belfiore, girando verso sinistra in direzione Viadana. Mentre l’auto aveva quasi terminato la manovra, si è scontrata con la moto condotta da S. P., centauro 43enne bresciano di Edolo che con la coetanea consorte era diretto da Viadana verso Casalmaggiore. Secondo quanto riportato da N. T., la moto sarebbe stata in fase di sorpasso di un mezzo pesante che stava completando la svolta verso destra in via Belfiore. Lo schianto ha fatto rovinare sull’asfalto i coniugi motociclisti, facendo temere il peggio. I due non hanno riportato ferite serie e dopo i primi soccorsi sono stati trasportati all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano per medicazioni e accertamenti ulteriori. Sul posto è rimasto un terzo centauro, amico di S. P. e della moglie, che insieme a loro percorreva la stessa strada in sella ad un’altra moto. Con lui, all’incrocio tra via Belfiore e la Castelnovese, sono rimaste anche N. T. e la ragazza che era a bordo della Lancia. Per l’imprudenza di entrambi i guidatori coinvolti nel sinistro, non è da escludere un concorso di colpa.
Simone Arrighi
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