Cronaca

La favola degli Zeqo, dalla guerra civile alla cittadinanza

Quella di Rexhep Zeqo e della sua famiglia è una storia partita dai gommoni, per scappare dalla guerra civile, come lo stesso operaio, che ha lavorato anche all’Emiliana Parati, racconta.

Nella foto Rexhep ed Ermal Zeqo assieme al sindaco Bongiovanni

CASALMAGGIORE – Italiano, anche per la legge, dopo 18 anni di attesa. E’ questa la bella storia di Rexhep Zeqo, 56 anni, ma anche del figlio Ermal, 26 anni, un passato da calciatore nelle giovanili della Casalese e anche al Gussola. Entrambi albanesi, perché nati vicino a Tirana. Da qualche giorno però più tricolori che mai. La cerimonia si è tenuta nei giorni scorsi e, come sempre avviene in questi casi, padre e figlio si sono recati in comune a Casalmaggiore ricevendo di fatto la documentazione e l’attestato direttamente dal sindaco Filippo Bongiovanni, che ha consegnato pure una copia della Costituzione Italiana, da prassi.

Quella di Rexhep Zeqo e della sua famiglia è una storia partita dai gommoni, per scappare dalla guerra civile, come lo stesso operaio, che ha lavorato anche all’Emiliana Parati, racconta, osservando il passato con un sospiro di sollievo. “Ho atteso che uscisse la legge ad hoc Prodi-D’Alema per la regolarizzazione e poi sono passati tanti anni dopo la mia domanda: ora però finalmente sono italiano anche per la legge. In realtà io mi sono sempre sentito tale, anche perché in Italia e a Casalmaggiore mi hanno sempre bene accolto”. Con una famiglia residente tra Casalmaggiore e Martignana, Rexhep, oltre a Ermal, il più piccolo, ha anche due figlie, che già a 16 anni hanno iniziato a lavorare per portare a casa la pagnotta, sempre nel Casalasco. Insomma, il senso del sacrificio a questa famiglia non è mai mancato.

Ermal, dal canto suo, come spiega con orgoglio il padre “vuole diventare dentista e sta frequentando la scuola per odontotecnico a Tirana, dopo essere andato a scuola sempre in Italia”. Ora manca un ultimissimo tassello: “Abbiamo iniziato la pratica anche per mia moglie: stavolta i tempi di attesa saranno più brevi e presto anche lei potrà prendere la cittadinanza italiana”.

Giovanni Gardani

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