L'evoluzione delle banche e del rischio spiegato al Rotary
Grande afflusso di pubblico all'incontro organizzato dal Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta che aveva come relatore il professor Fabrizio Crespi.

VIADANA – Di fronte a certi scenari, si rischia di tornare ad antiche diffidenze pensando che i soldi alla fine siano più sicuri sotto il materasso, ladri permettendo. La convinzione si è fatta più solida dopo il terremoto che ha investito il mondo bancario con il collasso di alcuni istituti di Credito il cui effetto “domino” sembra destinato a diffondersi a macchia d’olio. Per cercare di portare un po’ di chiarezza e serenità sulla complessa questione, il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta ha organizzato una serata che ha riscosso una grande partecipazione di pubblico, imprenditori e investitori del casalasco viadanese.
Nemmeno una poltrona è rimasta vuota lunedì sera all’Auditorium di Viadana per ascoltare un autentico esperto in materia il professor Fabrizio Crespi docente universitario a Milano e Cagliari. Introdotto dal presidente rotariano Massimo Mori e dal promotore finanziario di Viadana Vincenzo Corbisiero. Crespi ha parlato per due ore senza interruzione inondando la platea di dati e numeri cercando di fare un po’ di luce nel tunnel oscuro della situazione economica che il mondo sta vivendo. Partendo dalle possibili cause alle origini della crisi, come il rallentamento della Cina, il calo del petrolio e la fluttuazione della borsa, Crespi ha risollevato l’umore ricordando che la crescita, anche se timida, continua ad esserci e se è vero che il debito italiano supera i 2 mila miliardi di euro è altrettanto vero che la spesa pubblica tocca gli 800 miliardi facendo capire dove è possibile intervenire per riequilibrare la bilancia.
Il panorama bancario invece non lascia altrettanto fiduciosi prevedendo che degli attuali 600 istituti tra qualche tempo ne potrebbero rimanere in vita soltanto una decina, tra fusioni e cancellazioni. Arrivati a questo punto Crespi ha spiegato il significato del termine “Bail-in” che non è tratto dal lessico ligure ma riguarda un recente provvedimento del Governo nei confronti delle Banche. Questo sistema prevede attraverso passaggi successivi, l’azzeramento del capitale e delle riserve con perdita delle azioni, svalutazione dei crediti sino ad arrivare al prelievo dei depositi superiori ai centomila euro.
Soddisfatto il pubblico alla fine della serata anche se nessuno ha saputo porre domande ad esclusione di Pietro Sganzerla dirigente bancario ed ex presidente rotariano. Apprezzata infine la delicatezza e l’imparzialità del relatore.
Rosario Pisani