Cronaca

Il Bosco dei nuovi nati di Piadena prende vita Stamattina l'inaugurazione con le famiglie

Piantati i primi arbusti nel terreno vicino al sottopassaggio ferroviario. Entusiasmo tra i genitori e i bambini presenti. Il Sindaco Cavazzini: "Siamo aperti al dialogo e all'accoglienza. E' un segnale per conoscersi meglio e un auspicio di salute e felicità per le future generazioni"

PIADENA _ Da oggi anche Piadena ha ufficialmente il suo “Bosco dei nuovi nati”. La cerimonia di inaugurazione dell’area che, venendo da via Orlandi si trova tra il sottopassaggio ferroviario e la cabina della Telecom, si è infatti tenuta questa mattina alle 11, alla presenza dell’amministrazione Comunale, ovvero del sindaco Ivana Cavazzini, del vicesindaco Elisa Castelli, dell’assessore Fulvio Notari, dei consiglieri Andrea Cantoni, Andrea Volpi e Vincenzo Di Fonzo  e di molte famiglie con i loro piccoli nati nel 2016 (29 in tutto, che hanno ricevuto l’invito personalizzato) che appunto sono i primi del paese a poter vantare un albero a loro “dedicato”. Una cerimonia semplice, ma dall’atmosfera gioiosa, in un luogo che presto avrà anche una targa al suo ingresso. Nel suo breve ma sentito discorso, il sindaco Ivana Cavazzini ha parlato del terreno che ospita il Bosco dei nuovi nati, come di “un’area che era infelice e che si è deciso di animare con la vita, quella appunto dei nuovi nati e con un’iniziativa che vuole dimostrare apertura al dialogo e all’accoglienza. Un modo per conoscersi meglio e per fare in futuro cose insieme. Siamo una comunità, e questo è un segnale, nonché un auspicio di salute e felicità per voi e per tutta la nostra generazione futura. Il mio ringraziamento – ha poi sottolineato – va ad Arturo Capelli e alla sua grandissima passione, grazie a lui a Piadena sono già stati piantati tanti alberi con i ragazzi delle scuole. Il Bosco dei nuovi nati è una sua proposta”.

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E in effetti, l’amore di Capelli per la natura,  (è guardia ecologica volontaria del Parco Oglio Sud), è evidente. Ancora prima che la cerimonia avesse inizio e il prato si popolasse con l’allegra comitiva, di alberelli e passeggini, lui era già lì a predisporre le prime piante, aiutato da un altro volontario, Virginio Oneda.

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“La vicinanza delle case e della ferrovia – ha spiegato – non permette di piantare alberi ad alto fusto per motivi di sicurezza. Per cui metteremo arbusti, forniti gratuitamente dall’Ersaf, che al massimo cresceranno 3 o 4 metri. Specie autoctone, come il pallone di Maggio, l’altana e la fusaggine, con l’unica eccezione della Ginestra di Spagna a dare un po’ di colore”.

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Dopo l’accoglienza e la foto di gruppo, ecco la fase più attesa. Quella della piantumazione degli alberelli, cui hanno preso parte praticamente tutti i genitori presenti, spesso in compagnia dei figli più grandi, ansiosi di cimentarsi nel gioco più bello, quello che insegna il contatto, l’amore e il rispetto per la natura. Da soli, o con la “consulenza di Capelli”, vero angelo custode di ogni piantina.  Si può dire che il taglio del nastro per l’occasione non è stato di quelli previsti, ma multiplo…Ogni alberello infatti è stato ornato con un nastrino di colore rosa o azzurro. Il Bosco dei nuovi nati, che essendo di circa 500 mq non potrà ospitare che un centinaio di alberi,  piano piano da questa mattina ha preso vita e si appresta a diventare patrimonio per tutta la comunità di Piadena. Il Comune non era obbligato per legge a farlo (è previsto per i centri con almeno 15 mila abitanti) ma ha voluto realizzarlo comunque.

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Quando non ci sarà più posto per nuovi alberi, (si calcola che ciò possa avvenire nel giro di due o tre anni), si cercherà con tutta probabilità un’altra area. Per dare continuità ad un’iniziativa che, come aveva spiegato il sindaco Cavazzini alla conferenza stampa della scorsa settimana: “vuole ottenere un duplice obiettivo: quello di coinvolgere la popolazione e fare un’operazione ambientale, che aumenti gli spazi verdi recuperando un’area dismessa per farne un luogo pubblico.

Marialuisa Rancati

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