Discussione sul PUT, Pasotto durissimo: "Una delle peggiori pagine del Consiglio casalese"
Il problema? Le quasi quattro ore di esposizione del Piano Urbano del Traffico, con la lettura dei verbali delle cinque sedute della Commissione che si è occupata di ridisegnare idealmente il volto viabilistico della città.

CASALMAGGIORE – Parole durissime quelle scritte da Pierluigi Pasotto, (CNC) relative alla gestione della discussione relativa al piano urbano del traffico. Parole che poi, in parte sono le stesse pronunciate da Orlando Ferroni dopo il Consiglio fiume di martedì scorso. L’eutanasia di un dissenso. Il problema? Le quasi quattro ore di esposizione del Piano Urbano del Traffico, con la lettura dei verbali delle cinque sedute della Commissione che si è occupata di ridisegnare idealmente il volto viabilistico della città.
Parlavamo di record nell’articolo relativo alla discussione. 3 ore e 52 minuti di monologo costituiscono infatti – a memoria – un tempo mai raggiunto prima da nessun consigliere. “Quello che è successo durante l’ultimo consiglio comunale – scrive Pierluigi Pasotto – è solo l’ultimo gravissimo atto di protervia di Bongiovanni, Ruberti e soci. Un’arroganza acuita da una paura folle del dissenso. Il dissenso va stoppato, soffocato, messo nella condizione di non esprimersi. Perchè il dissenso dovrebbe spaventare? Bisogna sempre pensarla tutti allo stesso modo? Trattasi di reato di Lesa Maestà? Il presidente Micolo in questo è un artista. Interpretando a soggetto, concede la parola a Ruberti per 3 ore e 52 minuti, senza mai fermarlo. Redarguendo il sottoscritto che gli faceva notare l’assurdità della situazione, minacciava di allontanarmi dall’aula. Durante uno degli ultimi consigli tolse la parola a Tascarella, mentre rispondeva a Bongiovanni, per una sua (sbagliata) interpretazione del regolamento. Un presidente che ‘dovrebbe’ essere Super Partes, pagato però con uno stipendio e con soldi di tutti, maggioranza e opposizione. Il Put… Cinque commissioni in due anni, con una bozza già scritta da loro, non emendabile se non nei minimi dettagli come si è potuto notare da quante e quali delle 200 osservazioni pervenute sono state recepite. Un tecnico incaricato che è diventato, poi, solo consulente: chissà come mai, glielo chiederò appena potrò. Assemblea pubblica? Mai! Spieghiamo in commissione invitando tutti gli estensori delle osservazioni? Niet! Si va in consiglio comunale, nella modalità che tutti hanno potuto apprezzare, senza contraddittorio, confronto, diritto di replica. Un offensivo monologo che, soffocato nel confronto, si è rivelato fine a se stesso. I cittadini interessati, tacitati, tirati in causa senza possibilità di replica sono rimasti mortificati e incazzati. I colleghi del Listone hanno lasciato l’aula subito, dopo aver letto un condivisibile comunicato. Noi, a notte tarda dopo aver detto quello che pensavamo, in modo fin troppo civile. Avevamo deciso di restare, anche per rispetto di Ruberti che si accingeva a parlare. Alla fine abbiamo perso tutti, anche e soprattutto Bongiovanni e soci, che hanno offerto una delle peggiori pagine che il Consiglio comunale di Casalmaggiore abbia mai vissuto. Non pensavamo di ricevere in cambio un trattamento simile. Abbiamo sbagliato. D’ora in poi si cambia registro in Consiglio e fuori. Promesso”.
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