Feste e turismo

San Carlo, bilancio positivo. Soldi: "Tempo amico, ripetuti numeri del 2016 con un giorno in meno"

Le positività passano dal sole che ha sostituito la nebbia, regalando giornate quasi primaverili nonostante San Carlo arrivi sempre in novembre, e dalla sagra del cotechino e del blisgòn, dove sono state consumate, piatti forti, 1700 porzioni di tortelli di zucca e 1400 di cotechino. Bene anche gli eventi legati al territorio.

CASALMAGGIORE – Benedetta dal meteo, eccezion fatta per la pioggia battente di domenica e di lunedì, giorni in cui si è assistito a un fuggi fuggi di bancarelle, la Fiera di San Carlo ha comunque confermato tutto il fascino della tradizione. C’è soddisfazione nel bilancio di Cinzia Soldi, presidente della Pro Loco di Casalmaggiore che ha organizzato l’evento, chiusosi lunedì sera con la tradizionale briscola a 16 coppie intitolata alla memoria di Ugo Garavaldi.

Le positività passano dal sole che ha sostituito la nebbia, regalando giornate quasi primaverili nonostante San Carlo arrivi sempre in novembre, e dalla sagra del cotechino e del blisgòn, dove sono state consumate, piatti forti, 1700 porzioni di tortelli di zucca e 1400 di cotechino. Il grazie è andata ai volontari e allo chef Silvio Ceresini, instancabili in cucina. “Abbiamo ripetuto, nella sagra, i numeri dello scorso anno – spiega Cinzia Soldi – quando però l’evento culinario durò un giorno in più, sette anziché sei, e quando soprattutto il ponte non era chiuso, incoraggiando così diversi parmensi che quest’anno hanno indubbiamente fatto più fatica a passare dall’altra sponda del Po. Anche lo scorso anno piovve un solo giorno dunque il raffronto è credibile e positivo”.

La sagra è stata un successo soprattutto nelle giornate di mercoledì 1° novembre e sabato: San Carlo, 4 novembre, per Soldi è stato forse addirittura il miglior giorno di sagra come partecipazione popolare, almeno da quando la stessa è presidente della locale Pro Loco. Cosa si può rivedere? Si è notata una certa differenza qualitativa tra le esposizioni agricola e industriale tra Isola Bella, via Formis e il Duomo, e le bancarelle di piazza Garibaldi e vie limitrofe. “Sarebbe bello che a gestire questi spazi fosse una sola associazione – spiega Soldi – e avevamo provato a fare richiesta per questo: non è possibile, con i regolamenti attuali, e così la piazza viene gestita dalla Polizia Locale, mentre la Pro Loco si occupa dell’esposizione agricola”. Dove la qualità è stata superiore. Attenzione però, ciò non significa che la colpa di alcuni banchi non proprio abbaglianti, eufemismo, visti in piazza sia da imputare alla Polizia Locale: semplicemente il regolamento è abbastanza restrittivo e chi ottiene la licenza può presentarsi. Insomma, una scelta o una cernita nel segno del pregio e di banchi di alto livello non è possibile. Almeno sul “listone”.

A portare in alto la Fiera di San Carlo sono stati, ancora una volta, gli eventi più legati al territorio. Domenica, in un giorno da tregenda, 133 persone sono ad esempio salite alla Torre Littoria presidiata dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Il doppio, invece, mercoledì 1° novembre, altro giorno di apertura. Particolare soddisfazione è stata espressa da Cinzia Soldi, infine, per la mostra di Paride Pasquali, pittore casalasco, che ha richiamato centinaia di persone ogni giorno di esposizione, e il momento culturale con la presentazione del libro “La Magana del Po” di Aldo Sarzi Braga, con l’Auditorium Santa Croce gremito proprio nel giorno del Santo Patrono di Casalmaggiore.

Giovanni Gardani

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