Ponte, il disagio di Giada "Un'ora e venti per Parma, al posto di 20 minuti"
Giada è un cane anziano, seguito con amore infinito da chi le vuol bene. Un cane, inconsapevole protagonista di un disagio, al pari delle persone. Ora riposa mentre fuori la pioggia continua a cadere

CASALMAGGIORE – La neve di ieri sera si è trasformata in pioggia. Continua, incessante ad acuire i problemi di un territorio sempre più preda dell’isolamento. Tra due settimane è Natale, lo si percepisce appena, o per nulla, nei volti e nelle parole delle persone. Non c’è più tempo, neppure quello di godere in pace delle feste. Perché nel casalasco la pace non c’è.
C’è una guerra a bassa intensità, che non conosce tregua dal 7 settembre scorso. Una guerra fatta di tempi non prevedibili, di crisi profonda, di lavoratori costretti a perdere ore di lavoro, o il lavoro stesso, ad esaurire permessi e sperare nella benevolenza di imprenditori che già da soli fanno fatica. Di giri infiniti, treni da dimenticare, lunghe ‘passeggiate’ in bicicletta o a piedi per raggiungere il posto di lavoro.
Lo stato di crisi è solo un miraggio. Una flebile speranza che molti di coloro che se ne intendono giurano destinata a naufragare. Nessuno restituirà alla gente nulla: non i soldi in più spesi, non lo stress accumulato, neppure la tranquillità persa.
A nord dell’Africa c’è solo l’Africa. L’Africa delle infrastrutture e del trasporto pubblico, l’Africa delle decisioni politiche che tardano ad arrivare. L’Africa delle promesse dei capipopolo. Promesse a cui nessuno crede più.
Ci sono tante storie che abbiamo raccontato in questi mesi, e ce n’è una piccola che ci piace raccontare. Perché – negli affetti e tra le cose care – non c’è distinzione o importanza diversa. Ogni storia, seppur piccola, ha una sua dignità, e deve essere scritta. La chiusura del ponte ha portato grandi problemi, a tutti. Chi più chi meno.
Giada è uno splendido meticcio adottato con problemi cardiaci. E’ seguita dalla clinica Universitaria di Parma. Questa mattina Giada ha raggiunto, insieme alla sua compagna a due zampe in auto la clinica parmense. E’ lì che l’hanno sempre seguita, lì che la conoscono bene. Quando ti affidi ad un dottore, e trovi quello giusto, difficilmente cambi. Soprattutto quando i problemi sono più seri della media.
“Un’ora e venti al posto di venti minuti – racconta Emanuela Agazzi, di Casalmaggiore – ora Giada dorme, ma il viaggio è stato allucinante, per quel maledettissimo ponte”. Il controllo è andato poi fortunatamente bene per la nonnina, che ora riposa a casa dopo lo stress. Uno stress pesante per un cane malato.
Giada è un cane anziano, seguito con amore infinito da chi le vuol bene. Un cane, inconsapevole protagonista di un disagio, al pari delle persone. Ora riposa mentre fuori la pioggia continua a cadere. Il cielo spesso è lo specchio degli stati d’animo. E quello sopra al casalasco è un cielo di nuvole pesanti, di rabbia, di tempi distorti e di silenzi profondi. Un tempo di guerra e di amarezza, ma pure di lotta, in cui ognuno cerca di fare quel che può, seppur lasciato solo dalle istituzioni. Per se stesso, per la propria famiglia, per il proprio lavoro.
E per i propri animali, ai quali si vuol bene.
Nazzareno Condina