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Consiglio Casalmaggiore, bilancio passa. E Casalasca tocca l'80% di riciclato

Interessante il piano delle opere pubbliche: nel 2018 e in parte nel 2019 sono questi i principali investimenti. In particolare saranno investiti 285mila euro per il parco golena all’interno del progetto Morbasco che comprende anche i comuni di Martignana, Gussola e Torricella del Pizzo.

CASALMAGGIORE – Il bilancio previsionale 2018-2020 passa in consiglio comunale a Casalmaggiore con il voto a favore della maggioranza, contrario delle minoranze e l’astensione del consigliere Orlando Ferroni, da sempre border line su determinate questioni. Tanti i punti di discussione, con la giunta Bongiovanni che, nella relazione dell’assessore al Bilancio Marco Poli, ha rimarcato di avere mantenuto un buon esercizio dopo essere uscita da una situazione difficile come quella della controversia Rete Gas, ereditata dal passato.

Per quanto concerne le tariffe: 9.8 per mille su Imu e Tasi, con media nazionale superiore al 10.5 per mille. L’indebitamento è passato da 9.5 milioni di euro (dato rilevato a fine 2013) a 7.3 milioni di euro, che riguardano un dato di previsione per fine 2018. Tra le entrate anche 330mila euro di oneri di urbanizzazione previsti per il 2018 (dopo i 270mila euro del 2017), oltre a 120mila euro di entrate da Area Riscossioni (entrate extratributarie come multe o affitti non onorati).

Interessante il piano delle opere pubbliche. Nel 2018 e in parte nel 2019 saranno questi i principali investimenti che impegneranno l’amministrazione: 80mila per risistemare l’ultimo passaggio del parco di via Corsica; interventi sugli asfalti, cospicui in particolare, dato che superano i 100mila euro l’uno, quelli per le strade di via Lazzaretto in frazione tra Fossacaprara e Vicomoscano e per la strada che porta da Quattocase a Valle e da Valle a Bellaguarda. E ancora 285mila euro per il parco golena all’interno del progetto Morbasco, nel quale Casalmaggiore è capofila di un percorso che tocca anche Martignana di Po, Gussola e Torricella del Pizzo.

Non molte le novità per quanto concerne le tariffe, come scritto poche righe sopra, mentre qualche spunto di riflessione è emerso dalle proposte delle minoranze: Casalmaggiore la Nostra Casa ha contestato il fatto che i servizi a domanda individuale non siano stati ritoccati, “dato che in realtà in qualche caso il comune ha dovuto rialzare le tariffe”; inoltre un approfondimento è stato fatto sui costi del personale. Casalmaggiore, stando a quanto è emerso, è il 38esimo comune in Italia per costo in questo particolare settore, con 106 dipendenti. L’assessore Poli ha auspicato una migliore razionalizzazione, anche se il percorso comune iniziato con Martignana – giovedì sera è stata approvata la convezione per i servizi demografici, di polizia locale e di urbanistica – potrebbe complicare tutto questo.

Ferroni ha sostenuto il suo vecchio cavallo di battaglia della sicurezza e dei varchi elettronici. Il Listone ha portato quattro proposte: cercare di capire se vi sia spazio di manovra per il recupero del Torrione, ma è molto difficile; attenzione a commercianti e piccole e medie imprese, e in tal senso lo sgravio Tari dovuto alla chiusura del ponte può essere un primo passo; sensibilizzazione sul Piano d’Azione dell’Energia sostenibile, che ha accolto una discreta apertura dal sindaco; e miglioramento della qualità dell’istruzione, anche su Santa Chiara, con possibilità di inserire i giovani anche in mestieri differenti rispetto a quelli più gettonati di parrucchiera e meccanico. Una convenzione già vi sarebbe con Max Mara per il cucito nel campo del tessile.

Infine è stato presentato il bilancio di Casalasca Servizi: un bilancio in fieri, per così dire, anche perché legato agli sgravi Tari. Si è toccato – buona notizia – l’80% del riciclo sulla differenziata; si potrebbe fare qualcosa di più – hanno sottolineato le minoranze – sull’aspetto sanzionatorio. Alessandro Rosa del Listone ha invitato a spingere per rendere Casalasca, come doveva essere alle origini, sempre di più una società multiservizi.

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