Cronaca

Fossacaprara, giovani del Listone "riportano in vita" il cippo che ricorda la peste del 1630

Sabato il gruppo giovani del Listone si è così ritrovato proprio nella frazione in via del Lazzaretto per ripulire e ridare dignità al cippo commemorativo risalente al 1899 ma che ricorda un episodio del 1630.

FOSSACAPRARA (CASALMAGGIORE) – L’idea era venuta a Giuseppe Romanetti, direttore artistico del Teatro Comunale di Casalmaggiore, che in questo caso aveva agito però da semplice cittadino: chiedendo ai ragazzi del Listone, reduci dalla sistemazione dell’idrometro dell’argine maestro casalese, di impegnarsi in un’altra operazione civica capace di riportare alla luce un piccolo pezzo di storia di Casalmaggiore. Anzi, di una sua frazione, per la precisione, Fossacaprara.

Sabato il gruppo giovani del Listone si è così ritrovato proprio nella frazione in via del Lazzaretto per ripulire e ridare di fatto dignità al cippo commemorativo risalente al 1899 ma che ricorda un episodio del 1630. A chiarirlo è la scritta scolpita nel cippo di marmo, ripulita come già in passato era accaduto con la stele del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima di mafia, presso il parchetto del Polo scolastico Romani a Casalmaggiore.

Il cippo marmoreo era stato fatto erigere dalla famiglia Federici il 17 settembre 1899 in ricordo di quell’episodio storico che dimezzò, con una vera e propria epidemia durissima, la popolazione di Fossacaprara. A ripulire il piccolo monumento marmoreo, armati di acqua, idropulitrice a pompa, spazzole morbide, spray naturale universale e tanto olio di gomito, sono stati il consigliere comunale Alessandro Rosa, il presidente del Listone Gabriel Fomiatti, il segretario Alberto Fazzi e il sostenitore David Bortolotti.

Questa la scritta riemersa dal marmo e ora ben visibile:
IN MEMORIA DEI MORTI PER
LA PESTE DEL 1630
FOSSACAPRARA
CHE META’ DEI SUOI FIGLI
ALLORA PIANGEVA ESTINTI
NON CESSAVA DI VISITARE COL
PASTORE E POPOLO LE LORO
CENERI QUI DIPOSTE
ANCHE NELLA DOLCE FIDUCIA
CHE LA PROTEZIONE DI QUELLE
ANIME A DIO DILETTE
L’AVREBBE SALVA DAI
CELESTI FLAGELLI
IL 17 SETTEMBRE 1899
QUESTO MARMO PONEVA
a cura dei figli di Giov. Ang. Federici

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