Rivarolo Mantovano, maggioranza fa il punto e spiega le mosse per l'illuminazione pubblica
"Presupposto fondamentale - spiega l’amministrazione - per la sostenibilità economica dell’operazione era e rimane il riferimento alla cifra annua assegnata nella spesa corrente dalle voci del bilancio comunale".

RIVAROLO MANTOVANO – Novità interessanti a Rivarolo Mantovano, dove l’amministrazione Galli fa il punto della situazione per quanto concerne il tema dell’efficientamento tecnologico ed energetico degli impianti di Illuminazione Pubblica, con procedure avviate dalla precedente Amministrazione. “Presupposto fondamentale – spiega l’amministrazione – per la sostenibilità economica dell’operazione era e rimane il riferimento alla cifra annua assegnata nella spesa corrente dalle voci del bilancio comunale rubricate come “spesa per illuminazione pubblica” e “spesa per manutenzioni impianto illuminazione pubblica” (tetto di spesa costituito dai costi del consumo energetico sommati a quelli delle manutenzioni ordinarie annuali dell’impianto stesso), così come chiaritoci negli incontri effettuati nell’estate 2014 dal progettista incaricato della redazione del progetto preliminare; incarico affidato al Dr. Emilio Foini, direttore tecnico della società IES S.r.l., con determina del Dirigente ai Lavori Pubblici Foedus n°40 del 5 maggio 2014, estesa a tutti i Comuni dell’Unione Foedus”.
“Di fatto, l’operazione di efficientamento dell’impianto I.P. – si legge – che avrebbe comportato la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti con nuovi apparecchi a LED nonché la messa a norma della rete, doveva tendenzialmente configurarsi “a costo zero” per il Comune, assumendo come punto di riferimento e tetto di spesa indicativo quanto l’Ente stesso annualmente spendesse in bollette di fornitura dell’energia elettrica e in manutenzioni. La sostituzione dei vecchi corpi illuminanti esistenti con quelli a LED di ultima generazione, consentendo un contenimento del 50% sulle forniture di energia elettrica, avrebbe generato un risparmio sufficiente ad assicurare il gettito economico necessario a finanziare l’operazione di adeguamento, posto che il Comune non disponeva di occorrenze economiche proprie”.
“Fin da subito questa Amministrazione – si legge nel comunicato – ha riscontrato valori economici non congrui assegnati dalla Precedente al progettista incaricato Dr. Emilio Foini della IES S.r.l., un valore, cioè, pari a circa 134.000,00 euro di spesa annua sostenuta dal Comune per la pubblica illuminazione (nel dettaglio 97.898,92 euro di spesa annuale per la fornitura di energia elettrica e 36.079,39 euro di spese per manutenzioni ordinarie). Questo “tetto di spesa” annua, doveva servire a finanziare il programma di investimento nel lungo periodo (15/20 anni). I dati sono contenuti nella scheda informativa trasmessa dall’Ufficio tecnico dell’Unione Foedus, prima dell’insediamento di questa Amministrazione, numeri rivelatisi, come vedremo, ben diversi dai reali costi sostenuti dal Comune già in quell’anno e nei successivi. Per far fronte a tale situazione l’Amministrazione comunale presieduta dal Sindaco Galli ha adottato i seguenti atti:
– già nell’estate 2014 si è provveduto ad effettuare le necessarie verifiche nell’ambito di uno studio redatto e volto a valutare il reale fabbisogno energetico del Comune di Rivarolo Mantovano, dal quale è emersa la profonda incongruenza tra i dati reali e quelli forniti al progettista: a fronte della spesa effettiva, riscontrata essere di circa 90.500 euro (80.000 circa di consumi energetici e 10.500 di costi delle manutenzioni), è apparso subito evidente che il tetto di Euro 134.000,00 euro, assegnato dalla precedente Amministrazione al tecnico progettista, fosse del tutto fuorviante;
– nella primavera 2015 è stata effettuata la verifica puntuale delle fatturazioni riferite al periodo 2013/14, emesse annualmente sulla base dei POD che ha documentato i reali consumi energetici per I.P. pari a 80.322,74 euro evidenziando che la sostenibilità economica per il Comune non poteva essere effettivamente superiore a Euro 100.000,00 euro annui (manutenzioni ordinarie incluse) per un periodo di quindici/venti anni necessari a finanziare l’operazione;
– su queste basi nella riunione tenutasi presso il Comune di Rivarolo Mantovano il 7 luglio 2015, presenti i progettisti, formalizzata con verbale redatto e trasmesso dallo stesso Ufficio tecnico del Comune ai diretti interessati, si è provveduto a comunicare e a rettificare al progettista incaricato da Foedus gli input economici di sostenibilità per l’Ente, fissando in 100.000,00 euro annui il tetto di spesa che il Comune di Rivarolo poneva per l’efficientamento della rete I.P.
Dalla stessa relazione si riporta quanto segue: “Il Comune di Rivarolo Mantovano, dopo aver visionato i documenti progettuali ed il quadro economico dei costi complessivi dell’intervento, relativi sia alle opere che ai costi finanziari, ritiene che il costo annuale massimo sostenibile dall’ Ente, per la riqualificazione, manutenzione e gestione degli impianti IP, non può essere superiore ad Euro 100.000.
Il Sindaco invita quindi il Dott. Foini a rivedere le soluzioni progettuali proposte al fine di ricalibrare gli interventi alla somma di Euro 100.000/anno e per una durata non superiore ai 15 anni”;
– nei mesi successivi il progettista incaricato da Foedus non è stato in grado di sottoporre all’Amministrazione comunale un progetto adeguato al tetto di spesa individuato, avendo fornito ben tre diverse ipotesi progettuali superiori al milione di Euro (importi a base d’asta comprensivi di sostituzione delle lampade, adeguamento degli impianti, manutenzione ordinaria e progettazione per il periodo necessario a finanziare l’operazione) e dunque con valutazioni economiche eccedenti le oggettive capacità di spesa del Comune (dati contenuti nella deliberazione G.C. n.22 del 22 aprile 2016 ad oggetto: RICOGNIZIONE ATTIVITÁ SVOLTE DAL COMUNE DI RIVAROLO MANTOVANO IN MATERIA DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA – VALUTAZIONI E DETERMINAZIONI CONSEGUENTI)”.
“In particolare, come si evince dalla lettura degli allegati alla Delibera n° 22 del 22.04.2016 – spiega l’amministrazione – il Dr. Foini ha elaborato tre versioni progettuali:
– la prima versione dell’ottobre 2014 (comprensiva dell’estensione della rete per un totale di 740 punti luce) prevedeva un costo di investimento (progettazione ed oneri della sicurezza inclusi) di 799.980,01 euro + IVA che sommando le manutenzioni sul quindicennio balzava a 944.280,01 euro + IVA per un importo totale dei lavori di efficientamento dell’impianto IP pari a Euro 1.152.021,61. Il canone annuo per finanziare l’operazione sul quindicennio, includendo le forniture di energia era valutato in 138.582,01 euro da affidarsi tramite gara che prevedeva una base d’asta di 2.078.730,19;
– la seconda versione dell’ottobre 2015 (comprensiva dell’estensione della rete per un totale di 689 punti luce) prevedeva un costo di investimento (progettazione ed oneri della sicurezza inclusi) di 762.464,07 euro + IVA che sommando le manutenzioni sul quindicennio importava 917.479,07 euro + IVA per un importo totale dei lavori di efficientamento dell’impianto IP pari a Euro 1.119.324,47. Il canone annuo per finanziare l’operazione sul quindicennio, includendo le forniture di energia, era valutato in 137.522,76 euro.
– la terza versione dell’ottobre 2015 (esclusa l’estensione della rete per un totale di 655 punti luce), prevedeva un costo di investimento (progettazione ed oneri della sicurezza inclusi) di euro 719.623,23 + IVA che includendo le manutenzioni sul quindicennio ammontava a 866.998,23 euro + IVA per un importo totale dei lavori di efficientamento dell’impianto IP pari a Euro 1.057.737,84. Il canone annuo per finanziare l’operazione sul quindicennio, includendo le forniture di energia era valutato in 130.654,56 euro.
– preso atto degli predetti elaborati, con la suddetta delibera n° 22 del 22 aprile 2016 la Giunta comunale “riscontrata impossibilità di accogliere la proposta progettuale di I.E.S., pur nella sua ultima riformulazione ritenendosi la stessa non sostenibile nelle risultanze finali” deliberava “di dare atto, della evidente necessità di ricercare soluzioni strategicamente percorribili al fine di realizzare il non rinviabile intervento di riqualifica, a garanzia del rispetto delle norme di legge di prossima applicazione (scadenza del 31/12/2016 per la sostituzione delle lampade ai vapori di mercurio), per una maggiore sicurezza dei cittadini e con l’obiettivo dell’efficientamento energetico e dei conseguenti benefici economici a vantaggio della Comunità locale e della Collettività”.
“Nella citata delibera e con riferimento agli altri Comuni dell’Unione Foedus – prosegue l’amministrazione – si prendeva atto anche “dell’impossibilità di addivenire ad una sintesi procedurale comune per l’affidamento dei lavori di efficientamento degli impianti IP in ragione dei diversi orizzonti temporali e di opportunità di realizzazione palesatesi”, stabilendo “che ogni Comune dell’Unione riqualifichi l’impianto con la procedura che ritiene più opportuna” (va segnalata a tale proposito come tale indicazione fosse emersa nella Giunta “allargata” dell’Unione Foedus tenutasi a Rivarolo Mantovano nel febbraio 2016);
– a fronte delle valutazioni progettuali del dott. Foini, la società ASPM Soresina Servizi S.r.l. proponeva di effettuare l’intervento di riqualificazione degli impianti IP per un importo pari ad Euro 507.893,00 (IVA inclusa), comprensivi di estensione della rete, progettazione ed oneri della sicurezza, manutenzione ordinaria, ammortizzabili in 15 anni.
Dal Quadro economico fornito da Soresina servizi si estrapolano le occorrenze economiche e cioè le spese annuali che il Comune dovrà sostenere nel quindicennio, pari a 100.000,00 euro annui dei quali 61.323,00 di canone annuo da corrispondere a Soresina per rientrare dalle spese di investimento e sostenere le manutenzioni e 38.677,00 di costi annui stimati per la fornitura di energia elettrica ad impianto efficientato;
– contestualmente il tecnico Responsabile del Servizio Lavori pubblici dell’Unione Foedus, arch. Aristide Braga, svolgeva una “gara informale” e cioè “ una combinazione fra precedenti studi di fattibilità ed esiti di gare, di oggetto analogo”, attestando di fatto la “non opportunità” di aderire alla convenzione CONSIP-Servizio Luce 3 per gli importi di riferimento rintracciati e addivenendo ad “importo indicativo presunto dei lavori” pari ad Euro 650.000,00.
Tale importo, ipotizzato quale cifra di riferimento da porre a base di gara, rappresentava un’ipotesi del tutto arbitraria, aleatoria e astratta di ribasso/riduzione del 40% rispetto alla soluzione progettuale tecnica più economica elaborata dal Dr. Emilio Foini (all’epoca consulente di Regione Lombardia) redatta e calibrata sulle specificità particolari del luogo. In buona sostanza l’Ufficio Tecnico ha fatto riferimento, nel frangente, ad un generico e meramente indicativo importo a base d’asta, del tutto avulso rispetto al concreto contesto di riferimento.
In ogni caso, anche laddove fosse stata ipotizzata una base d’asta di Euro 650.000,00, la proposta formulata da ASPM Soresina Servizi S.r.l. è risultata comunque più vantaggiosa, come si evince dalle analitiche motivazioni contenute nella CONTRODEDUZIONE al parere degli Uffici comunali, a seguito del quale si è provveduto in Consiglio comunale ad affidare a Soresina servizi l’efficientamento degli impianti I.P.
– con successiva deliberazione consiliare n°18 del 29.04.2016 è stato autorizzato l’affidamento “in-house” del servizio di illuminazione pubblica e di efficientamento energetico ad ASPM Soresina Servizi S.r.l., previa approvazione della relazione redatta ai sensi dell’art. 34, comma 20, D.L. n. 179/2012 in cui si dà puntualmente atto della convenienza economica della scelta effettuata dalla civica Amministrazione;
– con successiva deliberazione consiliare n° 38 del 18.7.2016 sono state recepite le modifiche al Patto parasociale e allo Statuto di ASPM Soresina Servizi S.r.l., resesi necessarie sia alla luce dell’ingresso di nuovi soci nella compagine sociale, sia delle sopravvenute modifiche normative medio tempore intervenute;
– in data 26.07.2016 il Sindaco pro tempore, in qualità di legale rappresentante del Comune, Sindaco Massimiliano Galli, sottoscriveva la “Convenzione per l’affidamento di servizi di efficientamento energetico relativi all’illuminazione pubblica per il Comune di Rivarolo Mantovano” nonché “l’Accordo attuativo per la prestazione di servizi di efficientamento energetico sulla rete di illuminazione pubblica con validità a valere dal 1 gennaio 2017”, le cui bozze erano state precedentemente approvate con delibera consiliare n°18 del 29.04.2016”.
“Fatta questa doverosa premessa sull’iter che ha condotto il Comune di Rivarolo Mantovano – si legge – a determinarsi nel senso di affidare ad ASPM Soresina Servizi S.r.l. il servizio di illuminazione pubblica ed efficientamento energetico mediante lo strumento dell’in-house providing, preme evidenziare che i principi guida seguiti dall’Amministrazione comunale nell’affrontare l’argomento dell’efficientamento del sistema di illuminazione pubblica sono stati tre, ovverosia:
– il rispetto della Legalità;
– il perseguimento della Sostenibilità economica per l’Ente;
– l’individuazione dell’Opportunità volta a risolvere il problema generale dell’efficientamento energetico degli impianti e degli edifici pubblici.
In merito al principio di Legalità: la scelta operata dell’affidamento “in house” risulta indiscutibilmente una delle ipotesi previste dal legislatore -accanto alla gara d’appalto e alla gara a doppio oggetto- per l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici. Relativamente alla Sostenibilità: la scelta dell’Amministrazione di Rivarolo Mantovano di optare per l’affidamento “in house” è stata determinata dall’evidente convenienza economica dell’operazione di efficientamento energetico I.P.: a fronte di una base d’asta di Euro 1.057.737,84, prospettata dal progettista incaricato dall’Unione Foedus con la soluzione progettuale più economica e di indicativi Euro 650.000,00 (seicentocinquantamila), prospettati dall’Ufficio tecnico di Foedus, la scrivente Amministrazione ha optato per una soluzione, che grazie all’affidamento in house consente di efficientare gli impianti IP, ampliandoli con una spesa di Euro 507.000,00 circa. La convenienza dell’affidamento “in-house” è stato puntualmente esplicitato sia nell’ambito delle CONTRODEDUZIONI sia nella relazione tecnica redatta ai sensi dell’art. 43, comma 20, D.L. n. 179/2011.
Con riferimento all’Opportunità: la scelta di un partner pubblico come ASPM Soresina Servizi S.r.l., che dopo i primi due anni di attività transitoria di implementazione per l’efficientamento I.P. gestirà per quindici anni gli impianti I.P. e di fatto ne risponderà, è garanzia intrinseca della riuscita dell’operazione ed oltre a manifestarsi come la soluzione più conveniente è anche quella che nel medio periodo consentirà al Comune di programmare l’efficientamento energetico degli impianti obsoleti degli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole, qualificandosi ASPM Soresina Servizi S.r.l. come società specializzata nel settore di cui il Comune di Rivarolo Mantovano, in qualità di socio di quest’ultima, eserciterà il controllo analogo per quanto attiene le attività svolte nel proprio territorio comunale”.
“Pertanto Rivarolo – conclude la maggioranza di Rivarolo Mantovano – efficienterà ed incrementerà gli impianti per complessivi 675 punti luce, previsti dall’accordo attuativo sottoscritto con ASPM Soresina servizi, che diventeranno oltre 700, e si sottolinea “circa”, perché la proposta originaria di Soresina servizi, che prevedeva, con la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti nei centri abitati di Rivarolo e Cividale, anche l’implementazione dell’illuminazione pubblica in Via Piave e in Via dell’Impresa, è oggetto di perfezionamento per una modifica richiesta dall’Amministrazione comunale all’illuminazione della Piazza e dei Portici (operazione da condursi a canone invariato), con valutazioni in corso in merito alle Vie Avigni, Cavour e Filzi. A Rivarolo si è scelto l’affidamento “in house”, accordando alla propria partecipata Soresina servizi, sulla quale il Comune esercita il “controllo analogo”, un periodo di due anni per efficientare gli impianti, corrispondendo alla stessa sostanzialmente i costi attuali di gestione dell’impianto (energia + manutenzioni): ricordiamo infatti come il servizio IP costi al Comune circa 90.500 euro annui, comprensivi di manutenzioni ordinarie e fornitura elettrica che, giova precisarlo, finché non saranno spromisquate le reti viene valutata da Enel a forfait e imputato a Soresina che risulta affidataria degli impianti dal 1 gennaio 2017. La scelta di concedere alla propria partecipata Soresina servizi srl un periodo di tempo di due anni per portare a termine l’operazione di efficientamento è stata ritenuta oggettivamente congrua e corrispondente al tempo che ci sarebbe voluto per preparare ed espletare la procedura di gara d’appalto, possibile per Rivarolo solo dal momento in cui sarebbe uscito dall’Unione Foedus e per altro, vista l’entità dell’appalto espletabile solo costituendo una Centrale unica di Committenza, ai sensi del nuovo Codice degli appalti, cosa che il Comune di Rivarolo ha potuto fare solo nel luglio-agosto 2017, in seno alla neo-costituita Unione di comuni lombardi “Terra dei Gonzaga”. Considerare pertanto le due annualità in questione come elemento in gioco nell’analisi comparativa che ci accingiamo a fare, appare improprio e fuorviante: Rivarolo ha di fatto appaltato un servizio di efficientamento della pubblica illuminazione sulla base di un’offerta, i cui tempi di rientro sono il quindicennio, cosi articolata:
– un canone annuo per investimenti e manutenzione di 61.323,00 euro, IVA INCLUSA, per 15 anni, corrispondente ad euro 919.845,00;
– un costo annuo stimato in euro 38,677,00 per la fornitura di energia elettrica, che nel quindicennio ammonta ad euro 580.155,00.
Il costo totale dell’operazione di efficientamento risulta pertanto pari alla somma delle due componenti e cioè a 1.500.000,00 euro.
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